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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Ciò che si può vedere è una tendenza continua <strong>del</strong>l’alveo all’approfon<strong>di</strong>mento, tuttora in<br />

corso, già manifestatasi dal confronto dei rilievi <strong>del</strong> 1871 e 1953, con una escavazione<br />

me<strong>di</strong>a <strong>del</strong> fondo massimo <strong>di</strong> circa un metro, dalla foce fino all’altezza <strong>del</strong> vecchio<br />

meandro <strong>di</strong> Spinaceto e un’escavazione più marcata (circa il doppio), da questo punto<br />

fino al porto fluviale <strong>di</strong> Roma.<br />

Nei successivi 10 anni (nel rilievo <strong>del</strong> 1964 rispetto al rilievo <strong>del</strong> 1953) si registra un<br />

approfon<strong>di</strong>mento <strong>del</strong> profilo <strong>di</strong> fondo massimo, per tutto il tratto in questione, assai<br />

maggiore <strong>di</strong> quello avvenuto nei precedenti 80 anni, con punte massime superiori agli 8<br />

metri nel tratto compreso tra il Ponte <strong>del</strong>la Magliana e Ponte Marconi. La tendenza a un<br />

forte approfon<strong>di</strong>mento è rilevabile anche dal confronto <strong>del</strong> rilievo <strong>del</strong> 1964 con i<br />

successivi <strong>del</strong> 1983, 1985 e 1990, con valori massimi superiori ai 9 metri nel tratto<br />

braccio <strong>di</strong> <strong>fiume</strong> <strong>di</strong> Fiumara tra i km 5° e 6° dalla foce.<br />

Come in altri tratti, elemento aggravante <strong>del</strong>l’erosione risulta, a partire dalla fine degli<br />

anni ’50, l’intensificazione dei prelievi <strong>di</strong> inerti dall’alveo <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> per la costruzione<br />

<strong>del</strong>l’Autostrada <strong>del</strong> Sole e <strong>del</strong>la linea ferroviaria Roma-Firenze.<br />

Un <strong>di</strong>scorso a parte merita il drizzagno <strong>di</strong> Spinaceto: infatti, in questo tratto, si è formata<br />

una grossa buca, probabilmente dovuta all’aumento <strong>del</strong>la velocità <strong>del</strong>l’acqua<br />

conseguente alla costruzione <strong>del</strong> drizzagno stesso. Ma tale buca, pur essendo stato<br />

costruito il drizzagno nel 1940, non si era ancora formata nel 1953 nè nel 1964, mentre<br />

appare in tutta la sua grandezza dai rilievi dal 1983 in poi, fatto questo non ancora <strong>del</strong><br />

tutto chiaro.<br />

E’, infine, interessante notare che la tendenza all’approfon<strong>di</strong>mento sinora descritta non<br />

si manifesta nelle prime centinaia <strong>di</strong> metri a partire dalla foce, dove le quote <strong>di</strong> fondo<br />

presentano escursioni meno elevate e non vi è una tendenza unica nel tempo.<br />

Tutto ciò è da mettere in relazione con il ben noto fenomeno <strong>del</strong>la formazione <strong>del</strong>la<br />

barra sabbiosa alla foce, che ha mantenuto nel tempo una quota pressochè costante.<br />

Il legame quantitativo tra le cause <strong>del</strong> fenomeno erosivo (l’entrata in esercizio degli<br />

impianti idroelettrici e l’incremento <strong>del</strong> prelievo <strong>del</strong> materiale in alveo) e<br />

l’approfon<strong>di</strong>mento <strong>del</strong>l’alveo, non è sempre facilmente in<strong>di</strong>viduabile nel tratto urbano,<br />

in quanto in alcuni tratti è maggiore l’approfon<strong>di</strong>mento verificatosi <strong>del</strong> 1871 al 1942 che<br />

non quello <strong>del</strong> periodo successivo.<br />

Questo legame sembra invece in<strong>di</strong>viduabile nel tronco <strong>di</strong> <strong>fiume</strong> <strong>di</strong> 27 km a valle <strong>di</strong><br />

Roma, dove si può rilevare un maggior peso <strong>del</strong>la trattenuta <strong>del</strong>le torbide nella<br />

mo<strong>del</strong>lazione <strong>del</strong>l’alveo. Come riferito da Cavazza, il confronto tra il profilo <strong>di</strong> fondo<br />

<strong>del</strong> 1953 e quello <strong>del</strong> 1871 denota abbassamenti <strong>di</strong> una certa entità, con punte fino a 5m<br />

nei 10 km a valle <strong>di</strong> Ponte Marconi, mentre, dal Ponte <strong>di</strong> Mezzocamino al mare, non si<br />

notano abbassamenti significativi.<br />

Nel do<strong>di</strong>cennio successivo, coincidente con quello <strong>di</strong> esercizio degli impianti<br />

idroelettrici, il confronto tra il rilievo <strong>del</strong> 1964 e quello <strong>del</strong> 1953 evidenzia:<br />

un ulteriore abbassamento a valle <strong>di</strong> Ponte Marconi per circa 6 km (punta massima: 8,5<br />

m);<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 307

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