STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere
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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />
piede esterno può essere considerato equivalente alla profon<strong>di</strong>tà limite. Il<br />
comportamento “elastico”, sotto l’azione dei marosi invernali ed estivi, <strong>del</strong>l’apparato<br />
<strong>di</strong>fensivo naturale composto da truogolo e barra contribuisce ad assicurare la stabilità <strong>di</strong><br />
una spiaggia; la sua esistenza è sintomo, in generale, <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> equilibrio <strong>del</strong><br />
profilo trasversale litoraneo. Peraltro la pendenza <strong>del</strong>la zona attiva <strong>del</strong>la spiaggia<br />
sommersa (rapporto tra profon<strong>di</strong>tà e <strong>di</strong>stanza <strong>del</strong> piede <strong>del</strong>la barra) è spesso in<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>lo<br />
stato evolutivo (erosivo o deposizionale) <strong>del</strong>la spiaggia. Pendenze più ripide sono in<strong>di</strong>ce<br />
<strong>di</strong> fenomeni erosivi, mentre a pendenze più lievi fanno riscontro con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> stabilità o<br />
ripascimento.<br />
Nel tratto compreso tra il Pontile <strong>del</strong>la Vittoria ed il Canale dei Pescatori il profilo<br />
trasversale è stato mo<strong>di</strong>ficato per opera <strong>del</strong>l’uomo.<br />
Per quanto riguarda le caratteristiche se<strong>di</strong>mentologiche, si fa notare che i dati forniti dal<br />
rilievo e dalla campagna <strong>di</strong> prelievi <strong>del</strong> 1995 sono in gran parte relativi ad un tratto <strong>di</strong><br />
spiaggia artificiale oggetto <strong>di</strong> un intervento <strong>di</strong> ripascimento effettuato nel 1992 e sono<br />
relativi solo ad una parte <strong>del</strong>l’area esplorata. Data l’in<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> rilievi che<br />
coprissero l’intera zona <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o tali parametri sono stati considerati rappresentativi <strong>di</strong><br />
tutta l’area. Questa “forzatura” può essere tollerata anche in considerazione <strong>del</strong> fatto che<br />
essendo il sito <strong>di</strong> Ostia prossimo alla foce <strong>di</strong> Fiumara, i suoi fondali sono caratterizzati,<br />
soprattutto in zona Nord, da una evidente mobilità. Per cui anche <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> dati<br />
completi in ogni caso non si sarebbero conseguiti grossi vantaggi ai fini <strong>del</strong>l’accuratezza<br />
dei risultati.<br />
Dai campionamenti effettuati alle profon<strong>di</strong>tà +1, 0,-1,-3 e -5 m sul l.m.m. su circa 30<br />
sezioni è stato ricavato il valore <strong>del</strong> D50 (<strong>di</strong>ametro corrispondente al 50% <strong>del</strong> passante)<br />
valore che è stato successivamente interpolato sull’area interessata dai prelievi. Dalle<br />
elaborazioni è emerso un valore <strong>del</strong> D50 me<strong>di</strong>o nella zona pari ad 1 mm. Tale valore così<br />
elevato è da giustificare con il fatto che in alcune aree localizzate per lo più in<br />
corrispondenza <strong>del</strong> livello me<strong>di</strong>o marino, l’azione meteomarina ha eroso gli strati<br />
superficiali <strong>di</strong> ripascimento artificiale portando alla luce quelli inferiori caratterizzati da<br />
consistente granulometria. In particolare emerge come in corrispondenza <strong>del</strong>la linea <strong>di</strong><br />
battigia si riscontrano <strong>del</strong>le lenti caratterizzate da elevata granulometria (valori <strong>del</strong> D50<br />
a volte anche superiori a 40-50 mm).<br />
Caratterizzazione <strong>del</strong> clima d’onda<br />
La <strong>di</strong>fferente esposizione <strong>del</strong> paraggio <strong>di</strong> Ostia rispetto a quello <strong>di</strong> Ponza, ha richiesto<br />
una particolare analisi al fine <strong>di</strong> consentire un razionale “trasferimento” dei dati a<br />
<strong>di</strong>sposizione. In primo luogo si osserva che Ostia è caratterizzata da un settore <strong>di</strong><br />
traversia, compreso tra i 135° ed i 310° N, <strong>di</strong> apertura angolare minore <strong>di</strong> quella che<br />
compete all’ondametro <strong>di</strong> Ponza; per tale motivo sono stati scartati dalla elaborazione<br />
dei dati <strong>di</strong> Ponza tutti quelli non rientranti nel settore citato. In secondo luogo sono stati<br />
in<strong>di</strong>viduati e confrontati i fetch geografici ed efficaci. In particolare sono stati calcolati i<br />
fetch efficaci per Ostia e per Ponza (per quest’ultima limitatamente al settore 135° -<br />
310° N). Dal confronto dei due emerge una sostanziale coincidenza a meno <strong>di</strong> un<br />
piccolo sfasamento angolare che viene <strong>del</strong> tutto eliminato se si impone una rotazione<br />
relativa tra i due. Si può quin<strong>di</strong> ragionevolmente assumere che il clima al largo <strong>di</strong> Ostia<br />
è ottenibile da quello in acqua profonda a Ponza purchè lo si ruoti <strong>di</strong> 15° in senso<br />
Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 427