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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Le risorse forestali<br />

Su un area territoriale <strong>di</strong> 805.604 ha, la superficie ricoperta da boschi in Umbria è<br />

sempre stata, negli ultimi 80 anni, in progressivo aumento (da 198.489 ha nel 1910, a<br />

264.433 nel 1991).<br />

L’analisi <strong>del</strong>lo sviluppo temporale <strong>del</strong> “coefficiente <strong>di</strong> boscosità”, ossia il rapporto fra la<br />

superficie forestale e la superficie territoriale, consente <strong>di</strong> osservare come si sia estesa,<br />

negli ultimi decenni, la superficie <strong>del</strong> bosco. L’in<strong>di</strong>ce ha raggiunto il 31.2%, valore<br />

registrato solo a metà <strong>del</strong> secolo scorso e dato sensibilmente superiore al valore me<strong>di</strong>o<br />

nazionale <strong>di</strong> 22.5%.<br />

Se è vero che l’Umbria è una <strong>del</strong>le regioni più ricche <strong>di</strong> boschi, è altrettanto vero che,<br />

analizzando in dettaglio le caratteristiche dei soprassuoli boscati - quin<strong>di</strong> non solo<br />

l’estensione, ma soprattutto l’efficienza funzionale - il 90.8% (240.020 ha) dei boschi<br />

risulta governato a ceduo (cedui semplici e composti), ossia è costituito da soprassuoli<br />

poveri, sia sotto l’aspetto idrogeologico che produttivo.<br />

Bene si adatta anche all’Umbria la definizione fornita dall’Inventario forestale<br />

nazionale italiano (IFNI) per l’Italia come nazione “ricca <strong>di</strong> boschi poveri”. Essa <strong>di</strong>fatti,<br />

è la regione con la più bassa percentuale <strong>di</strong> superficie forestale governata a fustaia: solo<br />

il 9.2% ( 24.410 ha ),<strong>di</strong> cui quasi il 50% ( 11.823 ha )è costituito da rimboschimento <strong>di</strong><br />

resinose, a dominanza <strong>di</strong> Pino nero , pertanto a funzione protettiva. L’attuale con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> squilibrio fra ceduo e fustaia è un fenomeno che si è progressivamente aggravato a<br />

partire dalla metà <strong>del</strong> secolo scorso fino al 1985; negli ultimi anni, però, sembra<br />

verificarsi un’inversione <strong>di</strong> tendenza: l’allargamento <strong>del</strong>la superficie a ceduo pare<br />

essersi arrestato, a favore <strong>di</strong> un lieve recupero <strong>del</strong>la fustaia.<br />

Questo aumento, sia pur contenuto, nell’ultimo decennio <strong>del</strong>la superficie a fustaia -<br />

grazie all’incentivazione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> rimboschimento e <strong>di</strong> conversione da ceduo a<br />

fustaia - evidenzia una maggiore sensibilità alla “coltura” <strong>del</strong> bosco e conseguentemente<br />

alla sua “cultura”.<br />

C’è infine da rilevare che nella nostra regione i boschi sono per il 64.6% <strong>di</strong> proprietà<br />

privata, per il 15,3% <strong>di</strong> proprietà pubblica (rispettivamente 6.4% Stato-Regione e 8.9%<br />

Comuni), per il 20.1% in proprietà <strong>di</strong> altri Enti.<br />

Nell’ambito <strong>di</strong> questo quadro <strong>di</strong> riferimento generale, dai dati relativi alle <strong>di</strong>mensioni<br />

me<strong>di</strong>e <strong>del</strong>le tagliate (vale a <strong>di</strong>re <strong>del</strong>le superfici forestali in cui è stata eseguita, senza<br />

soluzione <strong>di</strong> continuità, un’utilizzazione totale o parziale <strong>del</strong> soprassuolo) per tipologia<br />

<strong>di</strong> bosco si osserva in particolare che la superficie me<strong>di</strong>a investita al taglio, nei boschi<br />

governati a ceduo semplice, è <strong>di</strong> 2 ha, mentre nei cedui composti è <strong>di</strong> 3.2 ha e nella<br />

fustaia 5.5 ha.<br />

Così, pur essendo il ceduo la forma <strong>di</strong> governo più <strong>di</strong>ffusa, il taglio viene compiuto su<br />

superfici limitate, con un trend in <strong>di</strong>minuzione, come denota l’analisi <strong>del</strong>la serie storica.<br />

Questo dato, valutato tecnicamente, è tutt’altro che negativo perchè concorre a limitare<br />

gli svantaggi legati alla ceduazione <strong>del</strong> bosco. In or<strong>di</strong>ne alle <strong>di</strong>mensioni me<strong>di</strong>e <strong>del</strong>le<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 117

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