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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Sistema Vulsino-Vicano-Sabatino (SA7D)<br />

La determinazione <strong>del</strong>la vulnerabilità degli acquiferi <strong>del</strong> Sistema Vulsino-Vicano-<br />

Sabatino è stata affrontata in maniera generalizzata negli "Stu<strong>di</strong> e Progettazione per<br />

l'Aggiornamento <strong>del</strong> Piano Regolatore Generale degli Acquedotti <strong>del</strong> Lazio<br />

Settentrionale". Al fine d’in<strong>di</strong>viduare per gran<strong>di</strong> linee le aree idrogeologicamente più<br />

vulnerabili <strong>del</strong> territorio provinciale, è stato utilizzato il metodo <strong>di</strong> De Luca-Verga<br />

(1991).<br />

Il metodo valuta la vulnerabilità verticale <strong>di</strong> un acquifero, considerando il tempo teorico<br />

<strong>di</strong> arrivo in falda <strong>di</strong> un eventuale inquinante sversato alla superficie <strong>del</strong> suolo. In realtà,<br />

l’esperienza locale mostra che la maggior parte dei casi <strong>di</strong> inquinamento è invece legata<br />

alla presenza <strong>di</strong> pozzi male, o per nulla cementati, mal protetti all’imboccatura, in<br />

con<strong>di</strong>zioni quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> mettere in <strong>di</strong>retta comunicazione la superficie topografica con la<br />

falda.<br />

C’è da rilevare che la presenza <strong>di</strong> estese aree <strong>di</strong> affioramento <strong>del</strong>l’acquifero vulcanico,<br />

come evidenziato dalla piezometria e dalle sorgenti lineari, pone seri problemi <strong>di</strong><br />

protezione igienico-sanitaria: ogni scarico negli specchi lacustri, o nei corsi d’acqua, si<br />

rivela infatti come un’immissione <strong>di</strong>retta in falda, con ovvie ripercussioni sulla qualità<br />

<strong>del</strong>le acque. La vulnerabilità risulta pertanto, a tratti, estremamente elevata.<br />

Esaminando i valori <strong>di</strong> soggiacenza riscontrati in campagna e considerando quin<strong>di</strong><br />

l’effettiva profon<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>la superficie piezometrica, che per gli acquiferi imprigionati è<br />

maggiore <strong>del</strong> livello idrostatico, le aree idrogeologicamente più vulnerabili possono<br />

essere in<strong>di</strong>viduate:<br />

1. nelle fasce costiere dei laghi <strong>di</strong> Bolsena e Vico,<br />

2. nella parte più depressa <strong>del</strong>la caldera <strong>di</strong> Latera,<br />

3. nella parte settentrionale <strong>del</strong> Piano <strong>di</strong> Viterbo,<br />

4. in gran parte <strong>del</strong>le pianure alluvionali dei principali corsi d’acqua (<strong>Tevere</strong>, Marta,<br />

Fiora, Mignone, Treia e Arrone),<br />

5. nell’area compresa fra Sutri e la sorgente Varano <strong>di</strong> Nepi,<br />

6. in parte <strong>del</strong>l’alto bacino <strong>del</strong> F. Mignone, ad Est <strong>di</strong> Veiano,<br />

7. nella parte meri<strong>di</strong>onale <strong>del</strong>la piana <strong>del</strong> Riminino,<br />

8. in località “la Piscina”, al passaggio tra l’acquifero vulcanico e quello costiero,<br />

In queste aree non è consigliabile effettuare nuovi prelievi, mentre si ritiene importante<br />

controllare lo stato <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> protezione igienico-sanitaria degli impianti<br />

funzionanti. La loro <strong>del</strong>imitazione, accompagnata dalla relativa numerazione, è riportata<br />

nella CARTA DELLA VULNERABILITA’ VERTICALE in scala 1:250.000 (Fig.<br />

3.16) (Sa7DFF22).<br />

Sistema Albano<br />

L’aumento <strong>del</strong>la richiesta idrica nel campo idropotabile, industriale ed agricolo da parte<br />

dei Comuni ricadenti nel territorio <strong>del</strong> Sistema Albano ha determinato un aumento <strong>del</strong><br />

numero <strong>del</strong>le perforazioni, un aumento dei volumi <strong>di</strong> portata <strong>del</strong>le singole opere con<br />

conseguente depauperamento progressivo <strong>del</strong> volume <strong>di</strong> acqua immagazzinato.<br />

Come conseguenza <strong>del</strong> generale depauperamento <strong>del</strong>la falda idrica Albana è stato<br />

riscontrato un abbassamento idrometrico dei Laghi <strong>di</strong> Albano e Nemi. Il Lago <strong>di</strong><br />

Albano, rispetto allo zero idrometrico <strong>del</strong>l’idrometro <strong>del</strong> Servizio Idrografico ubicato<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 176

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