03.06.2013 Views

STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Depositi per lo più marnoso-arenacei, marnoso-argillosi, riferibili a vari termini<br />

flyschoi<strong>di</strong> oligomiocenici, variamente <strong>di</strong>slocati a seguito <strong>di</strong> vicissitu<strong>di</strong>ni tettoniche<br />

subite, si ritrovano in sinistra idrografica <strong>del</strong>lo stesso corso <strong>del</strong> Chiani, nel tratto a valle<br />

<strong>di</strong> Ponte Olevole.<br />

La superficie <strong>del</strong> bacino imbrifero <strong>del</strong> F:Paglia, a Torre Alfina, è <strong>di</strong> 556,39 kmq; il<br />

bacino presenta un’altezza me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 512 m s.l.m. ed un’altezza massima <strong>di</strong> 1734m s.l.m.<br />

La lunghezza <strong>del</strong>l’asta è <strong>di</strong> 28,4 km.<br />

La portata masima <strong>di</strong> piena millenaria, alla stretta <strong>di</strong> Torre Alfina, è <strong>di</strong> 1630 mc/sec<br />

(1300 mc/sec secondo valutazioni più recenti).<br />

I corsi d’acqua considerati appartengono a 6 or<strong>di</strong>ni gerarchici, da un minimo <strong>di</strong> 2°<br />

(T.Astrone) ad un massimo <strong>di</strong> 7° or<strong>di</strong>ne (F.Paglia, nel tratto più vicino alla sorgente). La<br />

maggior parte dei corsi d’acqua appartiene al 4° or<strong>di</strong>ne (35% dei casi), mentre le<br />

frequenze dei corsi d’acqua <strong>di</strong> 3°, 5° e 6° or<strong>di</strong>ne sono pressochè corrispondenti (18-<br />

20%).<br />

Quasi tutti i corsi d’acqua considerati sviluppano il loro corso in aree pianeggianti o<br />

collinari. La pendenza assume valori estremamente variabili (l’intervallo <strong>di</strong> variazione è<br />

<strong>del</strong> 6,05%); con un valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 2,32% si ha una larga prevalenza (42%) dei valori<br />

compresi tra 0 e 0,5%.<br />

Data la modesta lunghezza, i corsi d’acqua presentano bacini ridotti. Il valore me<strong>di</strong>o <strong>del</strong><br />

bacino sotteso risulta pari a 116,75 kmq.<br />

Il contorno bagnato presenta un intervallo <strong>di</strong> variazione <strong>di</strong> 29,54 m con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

7,74 m. le sezioni sono piuttosto modeste: valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 2,13 mq, valore minimo 0,02<br />

mq (F.so Caval Morto e F.so Cavarello), valore massimo 11,79 mq (F.Paglia). Questa<br />

situazione è chiaramente dovuta sia ai valori <strong>di</strong> larghezza (valore me<strong>di</strong>o = 8,61 m,<br />

valore massimo = 36 m e valore minimo = 1 m), che a quelli <strong>del</strong>la profon<strong>di</strong>tà, che non<br />

arriva a 1m (il valore me<strong>di</strong>o è <strong>di</strong> 0,26 m).<br />

Caratteristiche geomorfologiche dei bacini <strong>del</strong> Chiascio e <strong>del</strong> Topino<br />

Normalmente il bacino <strong>del</strong> Chiascio e quello <strong>del</strong> Topino vengono considerati come<br />

facenti parte <strong>di</strong> un unico sistema idrografico. Date però le notevoli <strong>di</strong>fferenze geomorfologiche<br />

tra le due aree, conviene trattarle separatamente poiché tali <strong>di</strong>versità<br />

con<strong>di</strong>zionano le caratteristiche <strong>del</strong> reticolo idrografico.<br />

Il bacino <strong>del</strong> F.Chiascio è <strong>del</strong>imitato a Nord-Est da una serie <strong>di</strong> rilievi – M.Cucco<br />

(1566m s.l.m.), M.Testagrossa (1175 m s.l.m.), M.Maggio (1351 m s.l.m.), M.Serra<br />

Santa (1421 m s.l.m.), M.Penna (1432 m s.l.m.) – che costituiscono, tra l’altro, il limite<br />

amministrativo fra l’Umbria e le marche. Questa anticlinale rappresenta l’unica parte<br />

<strong>del</strong> bacino che supera i 1000 m <strong>di</strong> quota e che, essendo formata da rocce<br />

prevalentemente calcaree, presenti solo in questa porzione montana, assume spiccate<br />

caratteristiche <strong>di</strong> permeabilità. La circolazione idrica sotterranea che ne deriva alimenta<br />

quin<strong>di</strong> <strong>del</strong>le sorgenti perenni che, laddove non capatate da acquedotti, danno origine a<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 77

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!