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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

<strong>del</strong>la massa e <strong>del</strong>la quantità <strong>di</strong> moto <strong>di</strong> una corrente gradalmente variata scritte in forma<br />

non conservativa.<br />

Lungo i tronchi fluviali sono presenti numerosi manufatti (ponti, soglie, salti <strong>di</strong> fondo)<br />

che influenzano il deflusso. L’effetto <strong>di</strong> queste sezioni singolari, che può propagarsi<br />

verso monte su un tratto <strong>di</strong> lunghezza non trascurabile, si risente in con<strong>di</strong>zione sia <strong>di</strong><br />

piena che <strong>di</strong> magra. Ad<strong>di</strong>rittura in alcuni casi, in prossimità <strong>di</strong> rapide, possono<br />

verificarsi locali cambiamenti <strong>di</strong> regime <strong>del</strong>la corrente che passa da subcritica a<br />

supercritica.<br />

Il deflusso attraverso queste sezioni singolari viene simulato assegnando, nel mo<strong>del</strong>lo,<br />

una con<strong>di</strong>zione al contorno interna, costituita da una scala <strong>di</strong> deflusso che fornisce, in<br />

funzione dei livelli <strong>di</strong> valle e <strong>del</strong>le portate transitanti, i <strong>di</strong>slivelli <strong>di</strong> pelo liquido tra le<br />

sezioni imme<strong>di</strong>atamente a monte e a valle <strong>del</strong> manufatto.<br />

In questo modo il mo<strong>del</strong>lo è in grado <strong>di</strong> si,ulare brevi tronchi in corrente veloce. Le<br />

scale <strong>di</strong> deflusso dei manufatti vengono ricavate nel modo seguente: per <strong>di</strong>versi valori <strong>di</strong><br />

portata e quote <strong>di</strong> pelo libero, imposto il bilancio <strong>del</strong>l’energia <strong>del</strong>la corrente<br />

imme<strong>di</strong>atamente a monte e a valle dei manufatti, vengono calcolati gli slivellamenti<br />

<strong>del</strong>la superficie liquida e si ottiene una famiglia <strong>di</strong> curve da utilizzare come con<strong>di</strong>zione<br />

al contorno interna.<br />

Il mo<strong>del</strong>lo simula il rigurgito dei ponti con efflusso a pelo libero attraverso luci o con<br />

deflusso in pressione quando le luci sono insufficienti: viene inoltre simulato<br />

l’eventuale sormonto <strong>del</strong>l’impalcato <strong>del</strong> ponte, considerando che il piano stradale funga<br />

da stramazzo a larga soglia. Sono in ogni caso stabilite le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> congruenza <strong>del</strong>le<br />

portate e dei carichi (considerate le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> carico) a monte e a valle <strong>del</strong> ponte: si<br />

considera che l’energia <strong>del</strong>la corrente tracimante venga completamente perduta.<br />

Nei calcoli viene considerata la corretta geometria <strong>del</strong>le luci <strong>del</strong> ponte, avendo rilevato<br />

l’esatto profilo <strong>del</strong>l’intradosso <strong>del</strong>l’impalcato. Inoltre, viene tenuta in conto la riduzione<br />

<strong>del</strong>l’area netta <strong>di</strong> ciascuna luce per effetto <strong>del</strong>la contrazione <strong>del</strong>la corrente dovuta alla<br />

presenza <strong>del</strong>le spalle e <strong>del</strong>le pile. A tal fine tutti i ponti sono stati classificati sulla base<br />

<strong>del</strong>la forma e <strong>di</strong>mensione <strong>del</strong>le luci e <strong>del</strong>la loro <strong>di</strong>sposizione planimetrica rispetto al<br />

filone principale <strong>del</strong>la corrente.<br />

Da quest’analisi, è risultato che nel tronco metropolitano dei due corsi d’acqua sono<br />

presenti numerosi ponti, le cui pile provocano forti contrazioni <strong>del</strong>la corrente.<br />

Per tutti i manufatti lungo il tevere e quelli nel tratto metropolitano <strong>del</strong>l’Aniene, fino al<br />

ponte Canale a monte <strong>di</strong> ponte Nomentano, sono state calcolate le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> carico<br />

localizzate. I salti <strong>di</strong> fondo provocano me<strong>di</strong>amente per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> carico <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong><br />

mezzo metro. I ponti, quando il deflusso avviene a superficie libera, inducono<br />

me<strong>di</strong>amente per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> carico <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong>la decina <strong>di</strong> centimetri; nel caso <strong>di</strong> deflusso<br />

in pressione, le per<strong>di</strong>te sono <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 30 cm. Quando la corrente stramazza sopra<br />

l’estradosso <strong>del</strong> ponte le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> carico sono superiori al metro.<br />

I ponti che costituiscono un rilevante ostacolo al deflusso <strong>del</strong>la corrent sono: ponte<br />

Sisto, ponte Amedeo d’Aosta, ponte Vittorio Emanuele, ponte Milvio.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 278

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