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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

Nel 1971, in concomitanza, invece, con un periodo <strong>di</strong> precipitazioni minori rispetto alla<br />

me<strong>di</strong>a, il livello ha subito una nuova fase <strong>di</strong> decrescenza che culmina nel novembre <strong>del</strong><br />

1975 con un minimo <strong>di</strong> 256,07 m s.l.m., corrispondente a 1,26 m sotto la soglia.<br />

A partire dal 1976 si è verificato un progressivo incremento <strong>di</strong> livello, per cui già<br />

nell’aprile <strong>del</strong> ’78 il Lago supera la quota <strong>di</strong> sfioro, raggiungendo la massima quota<br />

registrata nell’intero periodo nell’aprile <strong>del</strong> 1979 con 257,86 m s.l.m., corrispondente a<br />

53 cm al <strong>di</strong> sopra <strong>del</strong>lo zero idrometrico. In quell’occasione vennero allagati circa 70<br />

ettari <strong>di</strong> terreno coltivato e risultarono parzialmente rigurgitati gli scarichi <strong>di</strong> alcune<br />

fognature dei Comuni rivieraschi. La soglia fissa, realizzata in mattoni all’incile, fu in<br />

quella circostanza abbattuta e sostituita con una paratoia modulare filtrante per evitare la<br />

fuoriuscita <strong>del</strong> patrimonio ittico; tale paratoia in parte ha <strong>di</strong>minuito la superficie libera<br />

<strong>di</strong> deflusso ed ha introdotto un nuovo elemento negativo relativamente alla facilità <strong>di</strong><br />

manovra degli organi <strong>di</strong> scarico.<br />

Gli effetti <strong>del</strong>le acque alte verificatesi nell’aprile 1979, hanno riproposto il problema <strong>di</strong><br />

una regolazione <strong>di</strong>namica attraverso la riattivazione <strong>del</strong>la soglia mobile. Tale soglia ha<br />

consentito all’Amministrazione Provinciale <strong>di</strong> Perugia, che oggi risulta titolare <strong>del</strong>le<br />

<strong>del</strong>eghe in forza <strong>del</strong>la Legge Regionale n. 39/80, <strong>di</strong> contenere i sovralzi <strong>di</strong> livello,<br />

proprio in virtù <strong>del</strong> tipo modulare <strong>del</strong> nuovo sbarramento, consentendo a volte quote<br />

superiori 257,33 m s.l.m.. I maggiori carichi <strong>di</strong> acqua hanno contribuito a migliorare, tra<br />

l’altro, l’equilibrio ecologico <strong>del</strong> Lago, permettendo una <strong>di</strong>sponibilità idrica maggiore<br />

per i problemi connessi alla pesca, all’agricoltura e al turismo.<br />

Il 13 maggio 1983, dopo un riesame collegiale <strong>del</strong>la regolarizzazione <strong>del</strong> Lago<br />

Trasimeno da parte <strong>del</strong>le varie <strong>Autorità</strong> Competenti, si stabilisce che il nuovo livello<br />

<strong>del</strong>lo zero idrometrico venga fissato a quota 257,50 s.l.m., elevandolo cioè <strong>di</strong> cm 17<br />

rispetto alla quota precedente <strong>di</strong> 257,33 s.l.m.; inoltre si stabilisce che fino a quando le<br />

acque <strong>del</strong> lago non superino la nuova quota <strong>di</strong> sfioro <strong>di</strong> 20 cm., non si debbano<br />

effettuare manovre per incrementare il naturale deflusso <strong>del</strong>lo sfioratore attraverso i<br />

pannelli filtranti.<br />

Dal 1978 al 1988 il livello <strong>del</strong> lago si mantiene abbondantemente al <strong>di</strong> sopra <strong>del</strong>la soglia<br />

durante i mesi invernali e, per alcuni anni, anche durante l’estate. In questi ultimi <strong>di</strong>eci<br />

anni l’oscillazione <strong>del</strong> livello <strong>del</strong> lago mostra un andamento regolare, favorito da un<br />

regime pluviometrico con ritmi <strong>di</strong> oscillazione pluriennale <strong>di</strong> soli 1 o 2 anni. Inoltre<br />

l’innalzamento <strong>di</strong> 17 cm <strong>del</strong>la soglia <strong>di</strong> sfioro <strong>del</strong>l’emissario, ha prodotto l’aumento <strong>del</strong><br />

livello me<strong>di</strong>o relativo a quest’ultimo decennio rispetto a quello <strong>del</strong> precedente periodo<br />

1962÷1970, caratterizzato da valori <strong>di</strong> precipitazioni me<strong>di</strong>amente alti.<br />

Probabilmente anche il recente cambiamento <strong>di</strong> gestione, avvenuto come già detto dal<br />

1980, può aver contribuito alla migliore regimazione <strong>del</strong> Lago, attraverso una più<br />

corretta utilizzazione dei torrenti allacciati e <strong>del</strong>l’emissario, ed una maggiore attenzione<br />

verso tutte le attività collegate al Trasimeno.<br />

Per tornare alla regimazione, è noto che pesca e turismo si avvantaggiano <strong>di</strong> acque<br />

profonde e poco paludose mentre per l’agricoltura più bassa è la soglia <strong>di</strong> sfioro<br />

maggiore è la superficie coltivabile. Ormai negli anni 80 è <strong>di</strong>venuta convinzione<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 366

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