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STATO DELLE CONOSCENZE - Autorità di Bacino del fiume Tevere

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AUTORITÀ DI BACINO DEL FIUME TEVERE – UFFICIO PIANI E PROGRAMMI<br />

caratterizzata da una maggiore regolarità, sino a raggiungere la soglia me<strong>di</strong>a dei perio<strong>di</strong><br />

privi <strong>di</strong> precipitazioni, che caratterizzano il terzo ed ultimo tratto rettilineo <strong>del</strong>la curva.<br />

Il significato fisico attribuibile alle curve con <strong>di</strong>fferente livello <strong>di</strong> soglia <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scriminazione è riconducibile alla separazione tra i mo<strong>del</strong>li meteorologici <strong>di</strong> genesi<br />

<strong>del</strong>le precipitazioni, in particolare, alla esclusione degli eventi <strong>di</strong> prevalente generazione<br />

ciclonica e/o frontizia. Ciò dà conto <strong>del</strong>la scomparsa, talora evidente, <strong>del</strong> punto agoloso<br />

che in<strong>di</strong>vidua il termine degli eventi <strong>di</strong> breve durata, in quanto, nei fenomeni puramente<br />

convettivi, il sostentamento <strong>del</strong> meccanismo <strong>di</strong> generazione <strong>del</strong>le precipitazioni viene a<br />

<strong>di</strong>pendere da numerosi fattori <strong>di</strong> più ampia variabilità.<br />

Riconosciuta la struttura temporale degli eventi in esame, si è posto mano alla<br />

determinazione <strong>del</strong>la struttura spaziale <strong>del</strong> fenomeno, ricercando se risulti possibile<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un legame <strong>di</strong> natura statistico-deterministica tra la durata<br />

caratteristica <strong>di</strong> un evento pluviometrico e la sua estensione spaziale. A tal fine,<br />

costruita per ciscuna stazione <strong>di</strong> misura e per una successione geometrica <strong>di</strong> natura<br />

temporale e <strong>di</strong> ragione due minuti l’intensità me<strong>di</strong>a locale, si è proceduto alla<br />

determinazione <strong>del</strong>la struttura <strong>di</strong> correlazione tra coppie <strong>di</strong> stazioni <strong>di</strong> misura. Il<br />

proce<strong>di</strong>mento in questione conduce, per ciascuna coppia <strong>di</strong> stazioni e per ogni durata <strong>di</strong><br />

aggregazione <strong>del</strong>le precipitazioni, alla determinazione <strong>di</strong> un coefficiente <strong>di</strong> correlazione<br />

che risulta proporzionale al ragguaglio <strong>del</strong>la precipitazione tra le due stazioni,<br />

caratterizzate a loro volta dalla reciproca <strong>di</strong>stanza planimetrica.<br />

Effettuando successivamente, per ciascuna durata <strong>di</strong> aggregazione <strong>del</strong>la fenomenologia,<br />

un’analisi <strong>di</strong> regressione tra i valori assoluti dei coefficienti <strong>di</strong> correlazione e le <strong>di</strong>stanze<br />

intercorrenti tra le stazioni medesime, si perviene ai seguenti risultati:<br />

- la struttura spaziale <strong>di</strong> aggregazione dei fenomeni <strong>di</strong> precipitazione intensa comincia a<br />

manifestarsi per durate <strong>di</strong> aggregazioni temporali <strong>di</strong> almeno <strong>di</strong>eci minuti;<br />

- la struttura <strong>di</strong> aggregazione spaziale si accresce con regolarità al crescere <strong>del</strong>la<br />

struttura <strong>di</strong> aggregazione temporale nel campo compreso entro i trecento minuti,<br />

evidenziando una <strong>di</strong>mesione ra<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> circa 2,5 ÷ 3,0km;<br />

- al crescere ulteriore <strong>del</strong>la durata <strong>di</strong> aggregazione temporale, si manifesta una netta<br />

separazione <strong>del</strong> campione, che per la parte a forte aggregazione spaziale tende ad<br />

assumere un valore <strong>di</strong> poco inferiore a quello <strong>del</strong> centro <strong>di</strong> scroscio, su <strong>di</strong>stanze anche<br />

pari a 30km ed oltre. Viceversa, la componente <strong>del</strong> campione che si <strong>di</strong>stacca<br />

inferiormente, con apparente casualità rispetto alla <strong>di</strong>stanza dal centro <strong>di</strong> scroscio, tende<br />

ad assumere valori <strong>del</strong> tutto in<strong>di</strong>pendenti da quelli in esame. Peraltro, sono necessari<br />

ulteriori accertamenti al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare in maniera univoca le cause <strong>di</strong> tale<br />

comportamento, che appare sostanzialmente “non casuale” e probabilmente<br />

riconducibile ai fattori <strong>di</strong> regressione già utilizzati ampiamente nel passato, relativi alla<br />

<strong>di</strong>stanza dal mare, alla quota, alla esposizione dei venti dominanti, ecc.<br />

Resta da osservare che il campo <strong>di</strong> più coerente strutturazione spazio-temporale <strong>del</strong>la<br />

precipitazione ricade nell’intervallo temporale compreso tra 10 e 300 minuti, con<br />

<strong>di</strong>mensioni spaziali caratterizzate da un raggio compreso tra 6,0 e 20,0km.<br />

Prima elaborazione <strong>del</strong> Progetto <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> – Allegato A – vol. 1 224

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