e - Camera dei Deputati

di perquisizione non v'è bisogno allorché l'autorità inquirente sappia
il luogo in cui la cosa che intende sequestrare si trova: in tal caso
provvedere direttamente al sequestro » {^^),
Seguendo tale criterio, si giunge infatti alla conclusione che non vi
potrebbe essere stata violazione delle prerogative parlamentari fino a
che la cassetta di sicurezza o l'armadio contenente lo schedario non
fossero stati aperti e non si fosse proceduto ad ispezionarne il conte­
nuto. Tuttavia, lo stesso tribunale di Torino, nell'ordinanza citata, non
accoglie tale impostazione, non potendo negare che il sequestro ha na­
tura prodromica ad una successiva attività di ispezione-perquisizione.
Né del resto vale sostenere {sub e), che l'articolo 68 della Costituzio­
ne ha natura eccezionale in rapporto ai princìpi di uguaglianza ed agli
altri princìpi che regolano i rapporti civili, e che quindi la sua inter­
pretazione non può essere estensibile in via analogica. Non sembra
possibile infatti trascendere del tutto dalla ratio legis, che si individua
nella volontà del Costituente di evitare che i membri del Parlamento
possano subire — senza autorizzazione della Camera cui appartengono —
misure di carattere coercitivo dirette, oltreché alla persona, anche ai
beni ricompresi nella sfera della loro disponibilità. Diversamente, ap­
parirebbe contraddittorio l'intero sistema di garanzie parlamentari.
Si obietta a questo punto {sub d), che nelle vicende processuali prese
in esame non sarebbero state adottate misure di carattere coercitivo,
laddove — come avvenne per il sequestro dello schedario dell'onorevole
Colucci — il relativo provvedimento fu subordinato alla previa richiesta
di esibizione e non venne eseguito di fronte al rifiuto del parlamentare.
Ma anche questa argomentazione non regge, sol che si operi una
correlazione con la prima parte del secondo comma dell'articolo 68
della Costituzione (divieto di sottoposizione a procedimento penale)
ed, in particolare con l'articolo 15 c.p.p. (obbligo di richiedere l'auto­
rizzazione prima dell'emissione —• e non quindi dell'esecuzione — di
alcun mandato).
La finalità complessiva della norma costituzionale prescrive infatti la
richiesta dell'autorizzazione a procedere prima dell'adozione di qualsiasi
provvedimento che possa limitare la libertà dei membri del Parlamento,
creando un nocumento all'esercizio delle loro funzioni. Del resto la
tesi qui criticata risulta insostenibile anche sotto un altro aspetto, do­
vendosi escludere che il singolo parlamentare abbia la disponibilità del­
l'immunità riconosciutagli, che in realtà si dirige nei confronti delle
Camere nel loro complesso, cosicché soltanto le rispettive Assemblee
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