e - Camera dei Deputati

è evidente, di aspetti di particolare interesse, dal momento che con­
sentono di individuare proficuamente nuovi spazi di presenza e nuove
forme di intervento per la sede consultiva, che potrebbe in tale pro­
spettiva essere chiamata a svolgere una più espUcita funzione di
coordinamento dell'attività legislativa nel procedimento decentrato in
commissione.
In questo contesto, per quanto attiene ai pareri ordinari, potrebbe
mmasinata una drastica riduz
limitandone la previsione alle sole ipotesi in cui si avverta una reale
e non altrimenti ovviabile esigenza di integrazione delle competenze;
in tal modo, attraverso Teliminazione di ogni forma di routine nella
assegnazione dei progetti di legge in sede consultiva, si potrebbe del
resto contribuire non poco ad assicurare l'effettiva espressione dei
pareri da parte delle commissioni interessate.
Per altro, se da un lato appare opportuno restringere Tarea dei pareri
ordinari, dall'altro sembra doversi suggerire una estensione delle già
viste caratteristiche proprie dell'attività consultiva della I e della V
Commissione anche ai pareri espressi da altre commissioni nell'ambito
del procedimento in sede legislativa; ciò ovviamente in relazione a
profili determinati, rientranti nei rispettivi ambiti di competenza, per
i quali si palesi l'esigenza di valutazioni di carattere orizzontale.
In realtà una simile previsione corrisponde ad una effettiva e
sempre più avvertita esigenza quale quella di assicurare un più incisivo
coordinamento in ordine a taluni contenuti dell'attività di produzione
legislativa nel procedimento decentrato in commissione. Si tratta in
sostanza deUa necessità di accentuare quelle forme di controllo interno
della legislazione per aspetti che richiedono una visione di carattere
unitario e sistematico onde consentire, per quanto possibile, l'intrinseca
coerenza dei diversi settori dell'ordinamento.
Senza ovviamente pretendere di esaurire il panorama delle soluzioni
a questo riguardo individuabili, ma al solo fine di fornire talune indica­
zioni esemplificative, c'è da osservare innanzitutto che in tale contesto
potrebbe essere attribuito carattere di « filtro » all'attività consultiva
svolta dalla Commissione giustizia in relazione a determinati profili
riconducibili essenzialmente alla sua natura di « centro di competenze
specifiche in materia tecnico-giuridica » (^^). Tra questi il più evidente
appare quello relativo alla previsione di misure punitive lato sensu e,
più specificamente, alla scelta tra sanzioni penali e sanzioni ammini­
strative, materia questa assai delicata e che richiede una costante
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