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e - Camera dei Deputati

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L'esperienza dell'ultimo decennio ha dimostrato che non si può<br />

correggere una politica di settore solamente con provvedimenti ca­<br />

paci di arginare eventi contingenti, ma occorre intervenire sia sugli<br />

aspetti strutturali che finanziari del comparto trasporti in una visione<br />

generale, nel tentativo di espandere la domanda di trasporto offren­<br />

do collegamenti celeri ed affidabili tra centri di produzione e di con­<br />

sumo assicurando, nel contempo, competitività ai nostri prodotti a<br />

livello nazionale ed internazionale.<br />

Nella attuazione pratica, però, al di là delle dichiarazioni di<br />

prm-<br />

cipio emerse nelle sedi più diverse, si è verificata una situazione di<br />

stallo nella quale hanno avuto il soprav\^ento l'occasionalità delle scel­<br />

te e la strumentalità <strong>dei</strong> comportamenti lasciando il settore trasporti<br />

alle sogHe della programmazione. Solamente con la legge n. 245 è<br />

stato ripreso in sede politica il discorso della programmazione di set­<br />

tore. La legge in questione, concernente norme per la stesura del piano<br />

generale, affida all'esecutivo il compito di predisporre ed adottare<br />

.mm<br />

di « assicurare un indirizzo unitario alla politica di settore, nonché<br />

di coordinare ed armonizzare l'esercizio delle competenze e l'attua­<br />

zione degh interventi amministrativi dello Stato, delle Regioni e delle<br />

Province autonome di Trento e Bolzano » (art. 1).<br />

La dizione adottata dal legislatore nella formulazione dell'articolo<br />

1 lascia chiaramente intendere che la legge n. 245, pur avendo tutte<br />

le caratteristiche di una legge-delega (individuazione dell'oggetto del<br />

provvedimento, del procedimento da seguire, degli organi che inter­<br />

vengono nella formazione e del te 'mme entro cui<br />

non presuppone l'emanazione di un decreto-delegato del Presidente<br />

della RepubbHca, con ciò piano<br />

le iniziative legislative e gli interventi amministrativi degli enti pub­<br />

blici nell'ambito delle rispettive competenze.<br />

Per quanto riguarda le finahtà del piano, la laconicità della pre­<br />

visione legislativa (assicurare un indirizzo unitario alla politica <strong>dei</strong><br />

trasporti) non è casuale. Risulta, infatti, dalla relazione dell'Vili Com­<br />

missione permanente del Senato C ) che l'intento del legislatore è<br />

stato quello .dimento nel processo form<br />

cui<br />

DDria delegificazione delle s<br />

di indirizzo poHtico. Alla <strong>Camera</strong>, d'altro canto, fu proposto, nel<br />

corso del dibattito pressola X Commissione trasporti (^), al fine di<br />

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