e - Camera dei Deputati

(S) TOSATO, « Prestazioni patrimoniali, imposte e riserva di legge » in Scritti in
onore di G. Ambrosini, III, Milano, 1970, p. 2109.
(^) L'art. 76 Cost., prevede l'esercizio della delega entro tempi definiti. La relazione
dice testualmente: « Si renderebbero così disponibili in tempi ragionevolmente
brevi, dai sei mesi ad un anno, « codici » adeguati per determinare materie ».
Su tali previsioni non resta che un sommesso no comment.
(^^) A prescindere dalla complessità tecnica ed operativa della proposta, non si
capisce natura, oggetto e forza dell'atto delle commissioni delle Camere (è legge?
è autorizzazione ad emanare norme secondarie? ed allora sarebbe possibile la
retroattività di queste?). Neanche è chiara la situazione giuridica e normativa (si
pensi ai diritti dei singoli che possono nascere) medio tempore cioè tra l'ema­
nazione della legge (che potrebbe entrare in vigore immediatamente) ed il D.P.R.
« coordinatore » che interverrebbe {anche se non retroattivante) dopo 60 giorni.
(^^) La disposizione proposta chiama tali atti decreti e non regolamenti, nome
riservato invece agli atti normativi del Governo di esecuzione della legge.
(12) Emblematico è l'atteggiamento dell'on. Labriola: cfr. intervento nella
seduta della Commissione del 21-6-1984 (Atto Camera, Doc. XVI bis, n. 3 p. 241).
(13) Proposte formulate nella seduta del 2 febbraio 1984. Sandulli temperava
questa impostazione attribuendo ad un quorum qualificato di parlamentari il
potere di bloccare (entro un certo termine) Temanazione degli atti adottati dall'esecutivo.
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