e - Camera dei Deputati

mentare interessato, emergevano elementi atti a chiarire la fondatez­
za delle accuse contestate. Qui, a differenza che nel caso di cui al
doc. IV-14 deirVIII legislatura, non si contestava l'esistenza o la
validità della domanda di autorizzazione a procedere, ma la sussisten­
za nel fascicolo processuale di elementi atti a sostenere l'accusa. Il
relatore propose, quindi, di restituire il fascicolo processuale al Mi­
nistro di grazia e giustizia, affinché rappresentasse alla competente
autorità giudiziaria la necessità di una più puntuale indicazione degli
elementi costitutivi delle fattispecie di reato cui i capi di imputazione
si riferivano.
Il presidente della Giunta dichiarò inammissibile la proposta del
relatore, perché contrastante con le disposizioni dell'articolo 18 del
Regolamento della Camera, che obbliga la Giunta a formulare per cia­
scun caso, una proposta di concessione o di diniego dell'autorizzazione
a procedere, senza possibilità di soluzioni diverse. Sulla richiesta del
relatore e sulla decisione del presidente della Giunta si aprì un ampio
dibattito, a conclusione del quale lo stesso presidente della Giunta
decise di sottoporre il quesito all'esame del Presidente della Ca­
mera C'^).
Questi rispose manifestando l'opinione che: « la proposta di resti­
tuire il fascicolo processuale al Ministro di grazia e giustizia senza
deliberazione in ordine alla concessione deUa autorizzazione a proce­
dere non sia ammissibile, sia perché nessun precedente in tal senso
può essere richiamato, seppure per analogia, sia perché per costante
giurisprudenza la Giunta, nelle ipotesi in cui sia constatabile un'in­
fondatezza dell'accusa tale da rendere ravvisabile la sussistenza di un
fumus persecutionis da parte del magistrato, ha proposto di negare
l'autorizzazione a procedere. Del resto, una siffatta novità procedu­
rale costituirebbe un precedente tale da modificare la stessa funzione
della Giunta, che è referente nei confronti dell'Assemblea, consen­
tendole di richiedere al magistrato chiarimenti ed indagini e quindi
in pratica conferendole poteri istruttori » {^^).
In sostanza, la Giunta fu invitata a pronunciarsi comunque sulla
domanda, libera di desumere dalla incompletezza degli elementi posti
a sostegno dell'accusa, la sussistenza del fumus persecutionis.
La Giunta prese atto della risposta del Presidente della Camera
e, quindi (anche perché intervenne a risolvere i problemi una sen­
tenza di proscioglimento per un coimputato che si trovava in posi­
zione analoga a quella del parlamentare inquisito) decise nel merito
318