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e - Camera dei Deputati

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di consentire al Parlamento di svolgere il suo alto ruolo istituzionale,<br />

trattava diffusamente il problema dell'informazione per i deputati e<br />

per gli organi parlamentari. Si avvertiva pressante l'esigenza di « sal­<br />

dare l'insieme delle funzioni parlamentari di indirizzo, di legislazio­<br />

ne, di controllo, di vigilanza sul Governo e sull'amministrazione sul<br />

terreno di una più approfondita e penetrante informazione e docu­<br />

mentazione su tutti gli aspetti <strong>dei</strong> problemi trattati ». (Relazione,<br />

1977, p. 6)(*).<br />

Da qualche mese era iniziata la sperimentazione <strong>dei</strong> funzionari di<br />

collegamento (i cosiddetti « interfaccia », con un termine preso a<br />

prestito dalle scienze esatte) tra Servizio studi e Servizio commissio­<br />

ni. Nella relazione si chiedeva di approfondire, attraverso moduli<br />

operativi di collaborazione orizzontale, questo esperimento, realiz­<br />

zando anche una « ristrutturazione profonda del Servizio studi », ma<br />

il modello che emergeva — anche se in via ancora provvisoria —<br />

non era quello di un unico centro coordinatore della documentazione.<br />

Per raggiungere l'obiettivo di « ampi e qualificati supporti di docu­<br />

mentazione e di studio » la relazione raccomandava di « costituire<br />

presso ogni Commissione permanente un centro di studi e documen­<br />

tazione dotato di una certa autonomia funzionale ed incaricato del­<br />

la prestazione di un'attività continuativa di collaborazione e di con­<br />

sulenza, di preparazione di dossier, destinata a rappresentare il sup­<br />

porto tecnico costante del lavoro che si svolge in Commissione ».<br />

(Ibid., p. 7). Gli obiettivi sono definiti con chiarezza: priorità viene<br />

data aUa documentazione per le commissioni (più che per il singolo<br />

deputato); dovranno essere esse stesse a svolgerla, anche se in colle­<br />

gamento con i vari servizi che operano nel settore (il quale tuttavia<br />

ancora non viene definito come tale).<br />

L'anno successivo è un anno di aggiustamenti e di verifiche im­<br />

portanti. Il concreto assetto operativo continua a rimanere fluido,<br />

ma si pongono le premesse per una impostazione più stabile. Intanto,<br />

la riforma <strong>dei</strong> servizi del luglio 1978, che aveva portato a un rias­<br />

setto della Segreteria generale con un suo notevole rafforzamento<br />

nell'area della pubblicità e della programmazione <strong>dei</strong> lavori, aveva<br />

anche modificato il Servizio studi, assorbendo in esso il Servizio<br />

documentazione e statistiche. I cambiamenti avvenivano seguendo<br />

una « linea di semplificazione e accorpamento dell'apparato » con l'in-<br />

480<br />

(*) Qui come in seguito le sottolineature sono di chi scrive

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