e - Camera dei Deputati

) la delegificazione impatta duramente con l'art. 81 della Costitu­
zione, salvo ad ipotizzare un sostanziale svuotamento dello stesso che
riduca il Parlamento a consentire (con leggi di spesa di pura ratifica)
alle scelte normative del Governo;
g) non vi è alcuna precisazione, nelle varie ipotesi dottrinarie,
dei soggetti che sarebbero titolari del potere regolamentare (oltre al
Governo anche singoli ministri, enti autonomi, altre autorità ammi­
nistrative?) e delle forme che esso dovrebbe rivestire. Questo è tema
di grande delicatezza per i molteplici principi di garanzia costituzionale
che tocca (eguagHanza, tutela giuridica, pubblicità del procedimento
normativo, sistema dei controlli costituzionali, etc);
h) last hut not least: in tutte le ricostruzioni giuridiche del feno­
meno non viene rinvenuto un modo che impedisca la « rilegificazione »
delle disciphne rimesse al regolamento, cioè un nuovo intervento, sia pu­
re occasionale e parziale, del legislatore. Questo aspetto non risolvibile,
alla luce del criterio costituzionale della « preferenza di legge » segna
addirittura il carattere effimero che potrebbe acquistare la delegificazio­
ne con conseguenze di confusione normativa maggiore rispetto alla si­
tuazione pur negativa che si intende rinnovare.
Da tali considerazioni sembra evidente come dovrebbe esserci mag­
gior cautela nell'indicare la delegificazione quale possibile (ed agevole)
rimedio ai problemi della funzione legislativa esercitata dal Parlamento.
Nell'ambito del sistema costituzionale vigente, i suoi margini sono
ristretti, la sua efficacia fondata su consapevoli autolimitazioni del
legislatore ordinario, i suoi confini e limiti fortemente incerti, proble­
matico, infine, il quadro normativo che ne potrebbe risultare sia in
termini di certezza che di complessivo rendimento.
5 - Le proposte della Commissione di studio istituita presso la Presi­
denza del Consiglio
Della complessità e serietà dei problemi connessi alla delegificazione
ha avuto prima consapevolezza la Commissione di studio istituita
presso la Presidenza del Consiglio il cui lavoro di elaborazione istitu­
zionale è stato oggetto di una prima relazione del Presidente del Con­
siglio, consegnata il 7 ottobre 1984 alla Presidenza della Camera.
Per quanto riguarda l'oggetto di questa nota, le proposte della Com­
missione di studio si muovono su due direttrici:
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