e - Camera dei Deputati

E se ne avvalsero ampiamente : dalle 182 votazioni segrete dei
quattro anni della VI legislatura si passò a 643 votazioni segrete
nei tre anni della VII legislatura, per giungere alle 2.485 dell'VIII
legislatura ed alle 2.487 dell'attuale IX legislatura. Sono state le­
gislature caratterizzate da numerosi episodi di ostruzionismo, dichia­
rato o strisciante, ed in tali circostanze il voto segreto è stato soprat­
tutto utilizzato per tenere in stato di allerta tutti coloro che si oppo­
nevano all'ostruzionismo, costringendoli ad una continua presenza per
non far mancare il numero legale, ed in particolare per consentire
che gli eventuali dissidenti in seno alla maggioranza potessero tra­
sformarsi, senza alcun rischio, in « franchi tiratori ».
Infatti la constatazione, sin dalle prime legislature repubblicane,
dell'esistenza di schiere talvolta consistenti di « franchi tiratori » al­
l'interno di maggioranze scarsamente compatte, che più di una volta
hanno provocato la caduta dei governi, spingeva e spinge le oppo­
sizioni ad utilizzare sempre più spesso lo scrutinio segreto per cer­
care di far esplodere i contrasti e le divisioni della maggioranza.
A questo proposito è da rilevare che le richieste di votazione se-
reta non sono affatto diminuite, nonostante la riforma regolamen­
tare del settembre 1983, che ha elevato a trenta il numero dei de­
putati necessari per richiedere lo scrutinio segreto ed ha soprattutto
stabilito che la richiesta non può più essere fatta da un qualsiasi
presidente di gruppo, ma solo, dai presidenti di gruppi che, separa­
tamente o congiuntamente, abbiano almeno pari consistenza nume­
rica (^°).
Infatti, a parte le 670 votazioni del 1984 (anno in cui si ebbe
l'ostruzionismo del gruppo comunista contro il decreto suUa scala
mobile), è da notare che si sono avute 466 votazioni a scrutinio
segreto nel 1985 e ben 1.009 nel 1986.
Possiamo dunque affermare che il voto a scrutinio segreto da even­
to straordinario e rarissimo è diventato di uso ordinario e soprat­
tutto che è stato sempre più ampiamente utilizzato come strumento
di lotta politica.
Proprio per questo il voto segreto è oggi, come sempre del resto,
al centro di un vasto dibattito e di accese polemiche. Senza adden­
trarsi in una così estesa problematica, ricordiamo che da un lato
c'è chi difende il voto segreto, sottolineando come esso sia garanzia
dell'indipendenza e dell'autonomia dei parlamentari (di fronte al nuo­
vo « sovrano » rappresentato dal partito) e trovi il suo fondamento
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