e - Camera dei Deputati

2) le due « grandi sessioni » presentano poi al loro interno un elevato
grado di omogeneità, in quanto quella autunnale è mirata preva­
lentemente sull'esame della manovra di bilancio per Tanno succes­
sivo mentre l'altra, che si potrebbe definire di merito, si concentra
solitamente sulle decisioni di tipo strutturale e si chiude con
l'esame dell'assestamento e del rendiconto, ideale collegamento con
la sessione successiva.
La ripartizione in questione, infine, ha un indubbio fondamento costi­
tuzionale ricollegandosi all'unico riferimento rimasto nella Carta fon­
damentale alle sessioni parlamentari. L'art. 62, primo comma, infatti,
stabilendo che « Le Camere si riuniscono di diritto il primo giorno
non festivo di febbraio e di ottobre » materialmente impone l'avvio
dell'attività parlamentare proprio all'inizio dei periodi supra indicati.
Si potrebbe obiettare che un programma compilato a dicembre e ab-
bracciante ben sette mesi non potrebbe essere attendibile, soprattutto
per le continue variazioni rese necessarie dalla spesso sregolata inizia­
tiva legislativa del Governo anche in materia di decreti-legge, dai tempi
di esame del Senato non prevedibili con esattezza e dalla eventuale
navette dei provvedimenti. A questo si può rispondere osservando da
un lato che la soppressione pura e semplice, come ipotizzato, di un
limite temporale massimo mette il Presidente della Camera in condi­
zione di calibrare l'ampiezza del programma tenendo conto anche dei
dati estemi che possono influire sulla sua attuabilità, dall'altro che un
programma inteso come atto di indirizzo non può essere deliberato,
secondo le procedure rituali, dalla Conferenza dei presidenti di gruppo
o dall'Assemblea e poi lasciato a se stesso, ma deve essere seguito
passo passo, cadenzato nella sua attuazione per calendari e anche
modificato o integrato, qualora se ne ravvisi la necessità, come nel­
l'ipotesi di presentazione di disegni di legge di grande rilievo ed
urgenza da parte del Governo o di variazione nei tempi di trasmissione
di provvedimenti importanti da parte del Senato (^).
La Camera, in quanto sistema complesso dà luogo a vari prodotti
finali secondo linee di produzione tipiche. Lungo tali linee si determi­
nano necessariamente punti di frizione che interessano particolarmente
le fasi nelle quali sono contestualmente impegnati più organi o quelle
di passaggio ovvero di innesto dell'attività di un organo sulle conclu­
sioni di quella di altro organo; è quindi compito precipuo della pro-
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