e - Camera dei Deputati

dopo aver contattato, anche informalmente i gruppi, o per proprio auto­
nomo convincimento.
In ogni caso all'iniziativa debbono accompagnarsi la deliberazione
della maggioranza della commissione (a quanto risulta, tutte le indagini
conoscitive svolte sono state peraltro deliberate all'unanimità o, quanto
meno, senza espressi voti contrari in seno alle commissioni) e l'autoriz­
zazione del Presidente della Camera, istituto adottato dalla prassi (ma
avvalorato anche dalla dottrina) per tradurre le espressioni contenute
nei regolamenti di « consenso » (Senato) e di « intesa » (Camera) tra
commissione e Presidente.
L'autorizzazione presidenziale viene concessa sulla base della presa
visione di un programma inviato dal presidente della commissione.
Su tale passaggio procedurale ci si soffermerà più diffusamente in
seguito, nel presupposto che esso rappresenti un momento particolar­
mente importante del procedimento instaurato.
Il programma può contenere la descrizione degli obiettivi dell'inda­
gine ed indica necessariamente attraverso quali atti (audizioni, visite,
sopralluoghi, acquisizione di documentazione) ci si ripromette il rag­
giungimento dei risultati.
L'indagine conoscitiva si conclude alla Camera con l'approvazione
di un documento che dia conto dei risultati acquisiti; non è esplicita­
mente prevista al Senato una simile conclusione, per cui l'approvazione
di un documento finale resta qui del tutto discrezionale.
6 - Profili problematici
a) Modalità per la convocazione
Uditi, 48 Reg. Senato e l'art. 144 Reg. Camera non richiedono par­
ticolari modalità per la convocazione da parte delle commissioni delle
persone audite siano essi privati cittadini, rappresentanti di enti ter­
ritoriali, funzionari ministeriali o amministratori di enti pubblici.
Nessuna difficoltà si pone nei confronti dell'intervento dei privati
cittadini, affermata la legittimità della partecipazione di estranei ai
lavori della commissione.
Nasce invece im problema quando si tratta di funzionari ministeriali
o di amministratori di enti pubblici, di coloro cioè che si trovano