e - Camera dei Deputati

Vincenzo Longo
Presente e futuro della stenografia nella resocontazione dei
parlamentari
aU'esisenza di una « scrittura
stenografia in Europa; alla Camera
putati; 4 - Tecnologia e registrazione deUa parola: prospettive reali
zione; 5 - Considerazioni conclusive; Bibliografia.
1 - Dalle origini della scrittura all'esigenza di una « scrittura veloce »
Se una miracolosa « macchina del tempo » potesse trasportare in­
dietro nei millenni un colto e versatile stenografo moderno assiste­
remmo ad un fatto miracoloso: con tutta la sua buona volontà e mal­
grado la sua indiscutibile capacità, questo professionista della scrit­
tura non potrebbe scrivere nulla. Matite, blocchi ed anche una
velocissima macchina per stenografare non gli servirebbero a niente
perché mancando un linguaggio il nostro stenografo non avrebbe
nessuna possibilità di stenografare.
È evidente, quindi, che se si vuole tentare di risalire alle origini
della stenografia è necessario ritornare alle origini del linguaggio e,
naturalmente, a quelle della scrittura.
Noi, uomini moderni, siamo propensi a ritenere che il primo uomo
« a parlare » sia stato un oscuro abitatore terrestre dell'età della pie­
tra, forse spaventato per quello che gli accadeva, poi meravigliato
e incuriosito di quello strano fenomeno che era il suono vocale.
Poi, sia pure molto lentamente, Tuomo articolò i suoni e parlò e
da quel momento si avviò verso la scrittura. I primi cenni di una
espressione grafica, ancora molto lontana da una scrittura organica
e razionale, sono i remotissimi segni della scrittura pittografica; poi
la scrittura passa allo stato ideografico. Ma non basta. La scrittura
cuneiforme succede alla scrittura ideografica e trova il suo maggior
sviluppo presso i Sumeri, gli Assiri e i Babilonesi; mentre in Egitto
la scoperta del papiro porta alla creazione della scrittura geroglifica.
Ma l'uomo è nato per ricercare e non può fermarsi. Ed ecco la più
grande « invenzione » di tutti i tempi: l'alfabeto. Ventidue caratteri
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