e - Camera dei Deputati

anchi allorché votiamo con il sistema dello scrutinio segreto, o del­
l'appello nominale ».
La replica del presidente della Commissione dei 75 appare di gran­
de lungimiranza e, ancora oggi, di viva attualità. L'onorevole Ruini
sostenne anzitutto : « Se continuiamo a pretendere che le Camere
preparino le leggi col procedimento consueto e tradizionale, non
riusciremmo ad adempiere al compito che spetta alle Camere di fare
le leggi necessarie alla vita dello Stato ». Quindi pronunciò parole
che non è esagerato definire profetiche: « Quando il Parlamento non
può adempiere al suo compito, piovono i decreti-legge ed i prov­
vedimenti arbitrari e la Camera è ferita nella funzione essenziale,
che è quella di legiferare » (^^).
Sono trascorsi quarant'anni dall'aprile 1947 (^^) e, anche per quel
che riguarda le richieste di votazioni segrete, il quadro è radical­
mente mutato: da strumento eccezionale, utilizzato soltanto « in casi
di straordinarissima importanza » (per usare le parole del Presidente
Terracini), lo scrutinio segreto è diventato sistema abituale, quasi
prevalente, di votazione.
Infatti dalla I legislatura repubblicana sino al 28 aprile 1987 si
sono avute alla Camera ben 6.605 votazioni segrete su richiesta, con
una tendenza sempre maggiore all'aumento nel corso delle ultime le­
gislature (^^). In particolare dalle 175 votazioni segrete della I legi­
slatura, durante la quale pur si ebbero rilevanti episodi di accesa
lotta politica e di ostruzionismo (Patto atlantico, legge elettorale),
si è arrivati alle 2.485 votazioni segrete dell'VIII legislatura, termi­
nata per altro con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza,
ed alle 2.487 dell'attuale legislatura, secondo dati non ancora defi­
nitivi riferiti sino al 28 aprile 1987.
Va rilevato, inoltre, che l'introduzione del sistema elettronico
(alla Camera nel 1971) (^^) ha tolto altre remore al ricorso al voto
segreto.
Ma è soprattutto dalla VII legislatura che si registra un cospicuo
aumento del numero delle votazioni segrete. Il Regolamento della
Camera del 1971 inserì una novità nella normativa che disciplinava
la richiesta di votazione segreta: oltre che da venti deputati essa
poteva essere avanzata anche da un presidente di gruppo. In tal
modo pure i gruppi piccolissimi, costituitisi per la prima volta alla
avvalersi di tale facolt
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