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e - Camera dei Deputati

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Il piano generale <strong>dei</strong> trasporti e la legislazione regionale<br />

Il problema <strong>dei</strong> rapporti tra il piano generale <strong>dei</strong> trasporti e le re­<br />

gioni è stato oggetto di particolare attenzione nel corso dell'esame del<br />

provvedimento sia alla <strong>Camera</strong> che al Senato, a causa del complesso<br />

intreccio di competenze che il piano deve coordinare.<br />

La Costituzione (art. 117) infatti, non assegna la materia «traspor­<br />

to » in senso generale alla competenza legislativa delle regioni a sta­<br />

tuto ordinario, assegnando però, a queste la competenza su sub-materie<br />

di interesse locale quali tramvie, linee automobilistiche, viabilità, non­<br />

ché navigazione e porti lacuali; inoltre non viene fatto cenno alcuno<br />

sulla proRrammazione di settore né sul ruolo che le resioni dovrebbero<br />

assumere m questo campo.<br />

In mancanza<br />

dal<br />

19<br />

zionali e di leggi-quadro, alcune<br />

legiferare in materia di traspor-<br />

di settore, anche se di livello in­<br />

di bacino e di<br />

onale si è andata via via affiancando o sovrapponendo,<br />

nella perdurante assenza di un piano generale, la programmazione<br />

nazionale relativa a singoli modi di trasporto (^°). Solamente con la<br />

citata legge n. 377 del 1974 emerge l'esigenza di una pianificazione<br />

degli interventi, a livello nazionale, del settore <strong>dei</strong> trasporti al fine<br />

di superare gli squilibri settoriali e territoriali del paese ed anche di<br />

coordinare una legislazione regionale vincolata da interessi locali e<br />

costituzionalmente limitata.<br />

Con la legge n. 382 del 1975 ed il successivo decreto di attuazione<br />

n. 616 del 1977, il legislatore ha cercato di costruire un quadro<br />

organico di poteri regionali accorpando settori e funzioni omogenei,<br />

vincolato, però, dalla potestà statale di indirizzo e coordinamento,<br />

prevista dall'articolo 3 della citata legge n. 382, prevedendo, inoltre,<br />

il concorso delle regioni nella determinazione degli obiettivi della pro­<br />

grammazione nazionale in armonia con quella regionale.<br />

Con la legge n. 151 del 1981, concernente norme quadro per i<br />

trasporti pubblici locali, si è cercato di dare ordine all^attività legisla­<br />

tiva delle regioni, limitata sia territorialmente che settorialmente, me­<br />

diante la fissazione di criteri omogenei a cui le regioni si devono at­<br />

tenere nell'espletamento dell'attività legislativa. Al riguardo Particolo<br />

due della legge in questione stabilisce che le regioni « definiscono<br />

obiettivi del<br />

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