e - Camera dei Deputati

Questa impostazione funzionale, che inquadra anche il problema
della documentazione all'interno di una corretta politica del bilan­
cio, rovescia, rimettendola in piedi, una problematica che, peccando
di astrattezza e incapace per difetto di analisi di offrire soluzioni
percorribili, aveva finito col concedere troppo agli accomodamenti
quotidiani di una logica di apparati. Già da tempo infatti era chiaro
che dietro le difficoltà della « collaborazione orizzontale » o dietro
le parole d'ordine della « dipartimentalizzazione » o dello « sviluppo
del modello originario », e dietro il gran parlare di settore della
documentazione, si celavano gelosie di ufficio, difficoltà di aggior­
namento culturale, scarsa disponibilità a compiere scelte dirimenti.
Ora il metro di misura di tutto ciò, con il quale « pesare » la bontà
dei singoli enunciati e delle diverse opzioni, poteva diventare il bi­
lancio funzionale, purché anche questa non finisse con Tessere una
parola magica, ultima in ordine di tempo.
La relazione fu deliberata dall'Ufficio di Presidenza a metà luglio;
pochi giorni prima vi era stata la Conferenza di studio sui problemi
dell'Amministrazione promossa dal Presidente della Camera. La nuo­
va relazione voleva anche essere una risposta alla crisi e alla perdita
di credito dell'Amministrazione (a gennaio era stato arrestato un
cassiere della Camera, c'erano state spiacevoli voci di concorsi truc­
cati). A dicembre ci sarà la tanto sospirata riforma della struttura, i
cui cardini — a parte taluni accorpamenti e smembramenti di ser­
vizi — saranno: riconoscimento formale e pieno dei tre settori, le­
gislativo, amministrativo, di documentazione come unità funzional­
mente omogenee ; attribuzione a ciascun Vicesegretario generale di
effettivi compiti di coordinamento nei confronti di ciascun settore
funzionale. Si completa così, con una figura personalizzata di coor­
dinatore, quel quadro che la riforma del 1980 aveva lasciato inde­
finito perché non prevedeva un momento di precisa imputazione di
responsabilità tra gli indirizzi fissati dal Comitato per la documen­
tazione e la loro attuazione. (Da parte di chi? Di tutti e di ognuno?
È pur vero che il problema era rimasto sostanzialmente accademico
giacché nei pochi anni della sua esistenza il Comitato si era occupato
di molte cose, ma mai aveva fissato indirizzi generali, di « strategia »,
per la documentazione).
Eventi contingenti poi ritardano l'effettiva assunzione di responsa­
bilità da parte degli interessati che, comunque, nel corso del 1985,
verranno collocati in pensione per limiti di età e non sono ancora
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