e - Camera dei Deputati

arricchimento del momento istruttorio, bensì di garanzia in ordine al
risDetto dei Drindoi tondamentaii dell'ordinamenio.
L'esperienza pratica mostra dunque come, a rronte di una pro­
gressiva marginaiizzazione dell'attività consultiva ordinaria, rattività
svolta in sede di narere daUe commissioni « lilrro » nell'ambito del
procedimento in sede legislativa finisca con l'assorbire pressoché
integralmente lo svolgimento della sede consultiva complessivamente
[bile al sistema delle commissioni Dermanenri.
La realtà è che appaiono largamenie venute meno le già viste esigenze
poste generalmente a fondamento dell'isiiuito dei pareri, sicché oggi una
sua ricostruzione su basi di etiettività non può che isDixarsi in via nreva-
lente al modello cosiddetto speciale; ed è da ritenere che quest'ultimo
possa, altresì, rappresentare Ìl punto di riferimento per un possibile
processo di evoluzione deLl"atLÌvità cons^oltiva deUe com-missioni per-
manenth che valga a rafforzare la presenza dei pareri nel circuito vivo
del procedimento legislativo, con specifico riferimento al procedimento
decentrato in commissione.
L'obiettivo appare paxticolarmemnte stimolante soprattutto neUa
prospettiva di una ridefinizione del numero e delle sfere di competenza
delle commissioni permanenti quale quella atmalmente all'esame della
Giunta per il regolamento della Camera. Si tratta di una riforma volta
a per^'enire ad una razionalizzazione nell'identificazione dei settori di
interesse delle diverse commissioru permanenti alla luce di un criterio
tanto di omogeneità quanto di integrazione tra i vari aspetti dell'inter­
vento pubblico, anche al fine di corrispondere più compiutamente ai
m^oduli organizzativi che caratterizzano oggi l'azione del Governo e
dell'amministrazione.
Se questo è il progetto, risultano del rutto evidenti i riflessi che
una simile moditica regolamentare potrebbe produrre sulla config^u-
razione stessa dell'istituto dei pareri, del quale verrebbe innanzitutto
ad essere ulteriormente impoverito il tradizionale carattere di strumento
per l'integrazione di competenze tra più commissioni variamente inte­
ressate ad una stessa materia. Nel contempo, la più marcata sottoli­
neatura del ruolo e dell'autonomia delle diverse commissioni perma­
nenti, derivante da ima più organica e funzionale definizione delle
rispettive sfere di competenza, renderebbe ancor più urgente il problema
di realizzare un compiuto sistema di filtri e di garanzie volto a
scongiurare i rischi di una crescente tendenza centrifuga nell'atti\'ità
di produzione legislativa ad opera dei minori collegi. Si tratta, come
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