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e - Camera dei Deputati

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Ritornato in Aula, dopo un iter lungo e complesso, il testo veniva<br />

approvato con una serie di modifiche relative, tra l'altro, alla disciplina<br />

sanzionatoria della lottizzazione abusiva, ai poteri normativi delle re­<br />

gioni in materia di recupero urbanistico di insediamenti abusivi, allo<br />

snellimento <strong>dei</strong> procedimenti per le opere interne alle costruzioni, alla<br />

sanabilità degli immobili abusivi in zona sismica, alle agevolazioni<br />

nella rateizzazione dell'oblazione per i soggetti che rientrino in parti­<br />

colari categorie di reddito. Nel corso dell'esame al Senato il testo ve­<br />

niva notevolmente ampliato, attraverso l'approvazione di numerosi<br />

emendamenti di rilievo, con riguardo in particolare alla determinazione<br />

dell'entità dell'oblazione secondo parametri fissati a livello nazionale,<br />

indipendentemente dall'entità degli oneri di urbanizzazione, nonché<br />

alla nuova disciplina da emanarsi dalle regioni, in materia di destina­<br />

zione d'uso delle unità immobiliari.<br />

Il riesame del provvedimento alla <strong>Camera</strong> si concludeva nonostante<br />

le diffuse perplessità manifestate in merito alle rilevanti modifiche<br />

introdotte dall'altro ramo del Parlamento, con la definitiva approva­<br />

zione del testo pervenuto dal Senato al fine di assicurare allo Stato<br />

le previste entrate e di evitare, nelle more dell'approvazione, im ul­<br />

teriore incremento del fenomeno dell'abusivismo.<br />

2. L'entrata in vigore della L. 28-2-1985, n. 47, non segnava la chiu­<br />

sura della vicenda, in quanto, da un lato, proprio i problemi derivanti<br />

dall'applicazione della normativa emanata con la L. 47/85 rendevano<br />

ben presto indispensabili talune modifiche ed integrazioni al fine di<br />

agevolare gli adempimenti di competenza sia <strong>dei</strong> cittadini sia degli<br />

apparati della Pubblica Amministrazione, dall'altro, nel corso del lun­<br />

go e travagliato iter della legge, si era posta da più parti la questione<br />

— rimasta irrisolta — di un ampliamento del « condono edilizio »,<br />

sia con riguardo all'estensione della sanatoria alla cosiddetta « quarta<br />

fascia », sia in riferimento alle agevolazioni nel pagamento per « l'abu­<br />

sivismo di necessità ».<br />

Il primo ordine di problemi di natura tecnica costituiva l'oggetto<br />

dell'intervento governativo con l'adozione del D.L. 23-4-1985, n. 146,<br />

che disponeva, da una parte, la proroga <strong>dei</strong> termini per la presenta­<br />

zione delle domande nonché per la denuncia al catasto e, dall'altra,<br />

una migliore definizione <strong>dei</strong> reati estinguibili con l'oblazione.<br />

Nel corso dell'esame al Senato, in prima lettura, il decreto subiva<br />

una serie di modifiche, la più rilevante delle quali concerneva Testen-<br />

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