e - Camera dei Deputati

tificato, e perciò normativa (addirittura a livello primario) così come
lo è l'emanazione dei regolamenti o anche — almeno sul piano
interno — la diramazione delle circolari (a livello secondario): senza
che da ciò possa trarsi elemento di scandalo per le considerazioni
ià dehneate nella tesi svolta in precedenza (ivi il richiamo alle
leges datae dai consoli: decreti che coesistevano come norme di
provenienza amministrativa eventualmente in forza della delega con­
tenuta nella lex de imperio di conferimento dei poteri, con le normali
leges rogafae). Il controllo pertiene per intero al Parlamento: con­
trollo non immediato e necessariamente legislativo come per l'ipotesi
dei decreti-legge, bensì « politico » e successivo, svolto nei modi già
individuati nella tesi anzidetta (e sperimentati anche, sembra con
successo, a proposito della cosiddetta circolare Falcucci a disciplina
dell'insegnamento della religione nelle scuole e dell'utilizzo dello
spazio didattico alternativo), una volta che esso abbia potuto rico­
stituirsi — se disciolto — con la prima riunione delle Camere già
determinata nel decreto presidenziale di convocazione dei comizi;
mentre il « parere » delle commissioni, coadiuvando la funzione am­
ministrativa anzidetta e partecipandone quindi della natura, potrà
nel frattempo essere espresso anche da un Parlamento disciolto, in
considerazione della sua limitata rilevanza (e quindi, senza nemmeno
scomodare la teoria della prorogatio).
Quanto alla situazione in atto concernente il decreto delegato
di liberalizzazione valutaria, ove le considerazioni sopra esposte non
fossero ritenute sufficienti a cagione del permanere di una valuta­
zione, probabilmente consolidatasi (nell'ottica del nuovo indirizzo
socio-giuridico che sembra si sia affermato alla fine dello scorso
decennio), dell'esercizio dei poteri normativi del Governo come
poteri esclusivamente di attuazione di un indirizzo poHtico concordato
con il Parlamento (così che nemmeno una circolare potrebbe essere
diramata da un ministro dimissionario: in specie se fosse di rilievo
tale da cagionare discussioni politiche come nel caso della ricordata
circolare Falcucci), si offrono sommessamente le seguenti ulteriori
considerazioni:
a) è imminente la scadenza del termine di esercizio della delega,
con il conseguente decadere dell'autorizzazione legislativa fornita (atto
che potrebbe apparire una voluta disapplicazione di leggi votate al
terUiine di un iter quasi quadriennale dal Parlamento, e quindi
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