e - Camera dei Deputati

La fedeltà di un organismo ai valori cardine si esprime particolar­
mente nei meccanismi della politica del personale, la cui validità qua­
lifica l'immagine complessiva di una amministrazione.
Incardinando la politica del personale nel sistema dei valori di un
organismo, non si rischia di smarrirne nel tempo l'identità e di dover
ricorrere ad altri modelli di riferimento.
La politica del personale negli uffici del Parlamento dovrà valoriz­
zarne la coesione interna e la specificità per ampliare da solide basi il
confronto con gli altri organismi del mondo della cultura e del lavoro.
Il cammino, già intrapreso, di scoperta e valorizzazione delle pro­
fessionalità interne, deve proseguire scandagliando le realtà organizza­
tive degli uffici, l'articolazione dei profili professionali, le modifica­
zioni intervenute nei processi lavorativi.
Precisare i contenuti delle professionalità consente di affinarli e mi­
gliorarne lo standard qualitativo, al fine di garantire elevati livelli di
confronto intellettuale e professionale con l'esterno.
La politica delle « finestre aperte » può qualificare gli uffici della
Camera dei deputati come un modello prestigioso con cui confrontarsi
e una fonte di prim'ordine cui attingere competenza e professionalità;
nello stesso tempo può incidere sulla realtà organizzativa interna, favo­
rendone un processo evolutivo graduale e guidato dall'interno, evitando
gli effetti traumatici di innovazioni che possono, comunque, irrompere
anche se osteggiate, travalicando qualsiasi chiusura.
La cultura dello scambio culturale e professionale non può che irro­
rare nuova linfa nelle vene di questo organismo, esaltandone le qualità
migliori e accantonandone gli aspetti meno brillanti. Essa è destinata,
a mio parere, a stimolare la passione per il proprio lavoro negli ope­
ratori degli uffici parlamentari, i quali possono trarre elementi di auto­
motivazione dalla prospettiva di un riscontro, anche esterno al proprio
ambiente di lavoro, del livello di professionalità raggiunta e dei risultati
conseguiti con la loro attività.
Questa politica di apertura e di confronto con l'esterno può essere
ostacolata da una rigida procedimentalizzazione delle forme di realizza­
zione di tali attività; può essere soffocata, se ingabbiata fra riserve di
competenza e vincoli burocratici o, ancora peggio, se impantanata in
zone di competenza e responsabilità imprecisate; le può giovare, invece,
una disponibilità politica di fondo da parte del « governo » degli
uffici e una definizione di canali informativi interni funzionale allo
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