e - Camera dei Deputati

esterne per le esigenze di alta specializzazione, ovvero separare i ruoli,
secondo un criterio di specializzazione tecnica che contrasterebbe con
Fattuale struttura per servizi e condurrebbe alla costituzione di staff
di super esperti in determinate materie, del tutto avulsi dalla rete
organizzativa e operativa, la quale deve essere, comunque, affidata ad
individui appartenenti a un profilo professionale comune.
La propensione di chi scrive per la prima ipotesi scaturisce proprio
dalla conoscenza della questione maturata attraverso il lavoro di ana­
lisi e di studio cui si è accennato: il problema che si pone non è,
quindi, quello di acquisire la necessaria metodologia di analisi, che
questa è già patrimonio degli uffici, né altri settori sono da meno e
proprio il Servizio del personale è il miglior osservatorio della ric­
chezza di competenze e professionalità capitalizzata in tutti gli uffici
della Camera e che non chiede di meglio se non di essere utilizzata a
pieno, come merita.
Il problema è proprio quello dell'emersione di questo patrimonio
professionale, che può avvenire solo definendo un processo di costruzio­
ne della decisione finale che sia strutturato su più livelli, individuati cia­
scuno in ragione dell'ampiezza e dell'importanza degli obiettivi da conse­
guire e dell'area di competenza professionale che ad esso appartiene.
Si rendano, dunque, disponibili livelli intermedi di decisione nel­
l'area del controllo operativo e si garantisca l'esercizio delle competenze
e si potrà contare su abilità e conoscenze professionali che meritano più
ampia valorizzazione.
L'individuazione di aree di autonomia nella scelta dei sistemi operativi
e la promozione della competenza professionale favoriscono una mag­
giore flessibilità delle strutture e dei moduli organizzativi che, da una
parte, appare più confacente ad un organismo composito ed eterogeneo
quale l'apparato degli uffici della Camera e, d'altra parte, meglio si
presta ad agili conversioni al modificarsi di variabili nel contesto isti-
tuzionale-normativo, che definisce le finalità da conseguire con il siste­
ma organizzativo.
Si può, quindi, « governare il cambiamento » e non esserne travolti,
a patto che si assumano, quali punti di riferimento delle scelte di
struttura e di politica del personale, i valori cardine considerati irri­
nunciabili e si definiscano, quali obiettivi delle decisioni di controllo
direzionale, risultati da raggiungere con Fattività degli uffici che siano
coerenti con le finalità poste dall'istituzione politica.
13
175