e - Camera dei Deputati

Le linee operative del progetto dovrebbero essere le seguenti :
effettuata una selezione all'interno degli archivi in base alla lingua di
edizione ed alla materia, le informazioni utili verrebbero riversate
sui nastri DMARC. Successivamente avverrebbe l'immissione dei re-
cords negli archivi della Biblioteca della Camera, attraverso una se­
conda selezione operata con la funzione Bibliographic pool sopra de­
scritta.
Queste forme di collaborazione costituiscono solo la prima fase di
un processo evolutivo, le cui linee sono state ora evidenziate e che
porterà a realizzare una effettiva integrazione di patrimoni biblio-
erafici su scala internazionale.
Conclusioni
In base all'analisi compiuta, è possibile formulare alcune consi­
derazioni sul processo di automazione integrale della Biblioteca, in via
di completamento.
Tentando in questa fase un bilancio consuntivo, vorrei ribadire
come non sia stato privo di difficoltà abbandonare metodi di lavoro
stratificati nel tempo, valutare le implicazioni che ogni modifica set­
toriale avrebbe avuto in termini globali, superare le resistenze psico­
logiche presenti in ogni conversione a procedure automatizzate.
I risultati sinora conseguiti possono considerarsi soddisfacenti, ma
ulteriori sforzi organizzativi saranno necessari per il conseguimento
dell'obiettivo finale: una biblioteca completamente automatizzata ed
efficiente.
Né d'altronde questi interventi potranno essere circoscritti alla
mera riorganizzazione in termini funzionaK del Servizio Biblioteca.
A questo proposito vorrei richiamarmi all'intervento di G. Pflug,
direttore della Deutsche Bibliothek di Francoforte tenuto al Conve­
gno intemazionale di Ravenna sopracitato. Il bibliotecario tedesco,
dopo aver ammesso che il miglioramento della efficienza è stata l'idea
dominante dei processi di automazione delle biblioteche, sottolinea
come questa realtà sia tuttavia « parte di una struttura di informa­
zione generale, nazionale, internazionale, mondiale » (^) ed in questo
contesto debba essere inserita.
La politica dell'informazione si sta dunque ponendo obiettivi di
cooperazione sempre più complessi e in tale ambito Tuso dell'elabo-
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