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e - Camera dei Deputati

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tore e pone il Parlamento stesso in una posizione di centralità sia nella<br />

fase iniziale della formazione del piano che nei successivi sviluppi le­<br />

gislativi C^).<br />

In altre esperienze di programmazione settoriale invece, l'interven­<br />

to parlamentare ha assunto connotazioni meno incisive, operando o<br />

come momento di impulso nella fase immediatamente precedente alla<br />

formazione del piano o nella fase antecedente alla approvazione da<br />

parte del Cipe o di altro comitato interministeriale ed in tale chiave<br />

può risultare utile procedere ad una breve disamina di come si sia<br />

concretizzato l'intervento parlamentare nella procedura di elaborazione<br />

di altri piani di settore.<br />

Nel piano agricolo nazionale approvato dal Cipaa nell'agosto del<br />

1985, ad esempio, si afferma che il Parlamento è lasciato libero di<br />

esprimere « nell'esercizio del suo potere di indirizzo le proprie valuta­<br />

zioni con le forme che riterrà opportune » C^), ipotizzando, in tal modo,<br />

un modello di intervento a forma libera che consente il ricorso a qual­<br />

siasi strumento di indirizzo di cui può disporre il Parlamento; mentre<br />

il primo piano energetico nazionale del 1975 fu un atto di program­<br />

mazione completamente svincolato da qualsiasi previsione legislativa e<br />

da forme di indirizzo a livello parlamentare; il piano, infatti, fu ap­<br />

provato direttamente dal Cipe su proposta del Ministro dell'industria,<br />

mentre il Parlamento rimase del tutto estraneo al processo formativo,<br />

anche se una serie di atti posti in essere dalla Commissione industria<br />

della <strong>Camera</strong>, non da ultimo il documento conclusivo di una inda­<br />

gine conoscitiva sui problemi dell'energia, possono essere, latu senso,<br />

considerati come momento di impulso per un programma di medio o<br />

lungo periodo.<br />

Solamente con la elaborazione del secondo piano energetico nazio­<br />

nale si comincia a delineare una forma di intervento parlamentare che,<br />

anche se non con proprie funzioni di indirizzo, si colloca come un mo­<br />

mento di impulso rispetto alla attività governativa: in quella circo­<br />

stanza, infatti, l'intervento si realizzò mediante l'approvazione in uno<br />

solo <strong>dei</strong> due rami del Parlamento, la <strong>Camera</strong>, di una risoluzione che,<br />

pur non facendo direttamente riferimento ad un piano energetico, im­<br />

pegnava il Governo a « porre in essere una manovra globale di poli­<br />

tica energetica capace di modificare, nel medio termine, l'attuale strut­<br />

tura del sistema energetico nazionale » (^^).<br />

L'intervento parlamentare assume connotazioni ben piìi precise in<br />

occasione della approvazione del terzo piano energetico. Per que-<br />

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