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e - Camera dei Deputati

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iduzione dell'oblazione per le opere abusive adibite a prima abitazione anche<br />

<strong>dei</strong> figli, la deroga alla normativa antisismica nonché a quella prevista per il<br />

rilascio della abitabilità, l'efficacia ai soH fini della sanatoria degU strumenti urbanistici<br />

adottati entro il 30 giugno 1986, ed infine l'estensione della sanatoria agU<br />

abusi ultimati fino all'entrata in vigore della legge. Nei confronti del prov\^edimento<br />

così formulato il gruppo repubblicano esprimeva la sua ferma contrarietà,<br />

valutandolo un netto peggioramento della L. 47, il Governo il suo fermo dissenso,<br />

il gruppo PCI la sua ferma opposizione. L'opposizione <strong>dei</strong> gruppi PCI e Sin.<br />

Indip. si traduceva nella formalizzazione di un altro testo unificato, sottoscritto<br />

dai deputati Geremicca e Columba, redatto sulla base <strong>dei</strong> seguenti principi: restituzione<br />

alle regioni del potere di intervento sul territorio, sostituzione dell'istituto<br />

dell'amnistia a quello dell'oblazione per l'estinzione <strong>dei</strong> reati commessi con<br />

l'abusivismo, destinazione del gettito del condono ai comuni per interventi di<br />

salvaguardia del territorio. Respinta la proposta di rinvio della discussione avanzata<br />

dal presidente, il Governo chiedeva la rimessione all'Assemblea <strong>dei</strong> progetti<br />

di legge, già peraltro ventilata dai repubblicani e dall'opposizione.<br />

C) Le agevolazioni previste per il cosiddetto « abusivismo di necessità » riguardavano<br />

l'estensione della riduzione dell'oblazione prevista per la prima abitazione<br />

anche alle opere destinate ai parenti di primo grado nonché al prolungamento<br />

della rateizzazione del pagamento stesso per determinate categorie di<br />

reddito.<br />

(^) Il pro\^^edimento veniva esaminato dalla IX Commissione della <strong>Camera</strong><br />

nella seduta del 15-4-86, nel corso della quale erano presentati numerosi emendamenti<br />

in tema di ridtizione dell'oblazione per la prima abitazione destinata<br />

anche a figli minori, di vincoli sopraggiunti, di vincoli idrogeologici e di sanatoria<br />

per le opere pubbliche. In quella sede il ministro Nicolazzi ribadiva la<br />

propria contrarietà alle proposte di riduzione dell'oblazione ricordando il proprio<br />

impegno affinché non fossero apportate ulteriori modifiche al provvedimento<br />

oltre i limiti individuati dal Governo. In una successiva seduta venivano illustrati<br />

altri emendamenti presentati dal gruppo PCI sui quali il relatore esprimeva<br />

parere contrario, fatta eccezione per quelli volti a destinare i proventi da<br />

sanatoria al finanziamento <strong>dei</strong> piani di recupero, <strong>dei</strong> quali proponeva il ritiro<br />

in relazione al proposito della maggioranza di approvare un ordine del giorno<br />

suUa materia. Nel corso del dibattito non si riusciva a raggiungere un accordo;<br />

il gruppo repubblicano e socialdemocratico si dichiaravano disponibili esclusivamente<br />

ad emendamenti di carattere tecnico, il Ministro esprimeva parere contrario<br />

nei confronti degli emendamenti dell'opposizione e si dichiarava disposto<br />

ad accettare solo gli emendamenti della maggioranza che non introducessero sostanziali<br />

modifiche aUa legge 47 mentre proponeva il ritiro degli altri. Respinta,<br />

infine, la proposta del presidente di dare mandato al relatore di riferire favorevolmente<br />

in Assemblea sul testo del decreto-legge con le modifiche proposte dal<br />

relatore, il provvedimento veniva iscritto all'o.d.g. dell'Assemblea senza alcuna<br />

intesa sulle proposte di modifica del testo. Nella seduta dell'Assemblea del 16<br />

aprile, respinta la pregiudiziale di costituzionalità presentata dal gruppo DP,<br />

la discussione del provvedimento veniva rinviata per consentire alla Commissione<br />

un riesame del testo alla luce <strong>dei</strong> numerosi emendamenti presentati taluni<br />

<strong>dei</strong> quali venivano poi accolti dalla Commissione nella seduta del 17 aprile. In<br />

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