19.06.2013 Views

e - Camera dei Deputati

e - Camera dei Deputati

e - Camera dei Deputati

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

da condividersi, quantunque potrebbe obiettarsi che, essendo la speci­<br />

ficazione della nozione predetta un'attività di carattere interpretativo<br />

(tant'è che il giudice deve comunque compierla) rientrerebbe, come<br />

tale, nel concetto di coordinamento. Tale obiezione sarebbe, però,<br />

da respingere: la formulazione delle disposizioni del testo unico si<br />

fonda sulle norme esistenti e sui principi da esse ricavabili (è dubbio<br />

che si possa risalire ai principi generaU), per cui, in difetto assoluto<br />

di disposizioni, non si possono ricavare principi sulla base <strong>dei</strong> quali<br />

formularne di nuove, né, d'altra parte, il redattore del testo unico<br />

dispone della facoltà di « innovare » sostanzialmente, che è propria<br />

del legislatore svincolato dal coordinamento, né del sistema specifico<br />

<strong>dei</strong> mezzi di prova tratti aliunde rispetto al sistema delle norme vigenti,<br />

che è proprio del giudice.<br />

Con motivazioni analoghe, si può risolvere negativamente il quesito<br />

se un testo unico di coordinamento, recependo una sentenza di accogli­<br />

mento, possa regolarne l'efficacia relativamente a taluni <strong>dei</strong> rapporti<br />

pregressi. Infatti, ammessa generalmente l'efficacia di tali sentenze<br />

sui rapporti anteriori, la dottrina è tutt'altro che concorde sul valore<br />

da attribuire alla disposizione dichiarata illegittim.a prima della dichia­<br />

razione stessa (^") e quindi sulla possibilità di fame derivare diritti<br />

quesiti oltre quelli che discendono da elementi oggettivi dell'ordina­<br />

mento autonomamente operanti (il giudicato, la prescrizione, la deca­<br />

denza). Per ragioni analoghe a quelle esposte in precedenza, anche in<br />

questa ipotesi è da ritenere che il compito di definire il novero <strong>dei</strong><br />

« rapporti esauriti » spetti al legislatore e quello di valutare, sotto<br />

questo profilo, uno specifico rapporto spetti al giudice.<br />

Infine, con riferimento alle sentenze interpretative di rigetto, nono­<br />

stante la loro mancanza di efficacia erga omnes (^"). sembra doversi<br />

affermare l'opportunità del loro recepimento in un testo unico di<br />

coordinamento, nel senso che questo si atterrà, neUa formulazione<br />

delle disposizioni, all'interpretazione che la Corte ha dichiarato conforme<br />

a Costituzione ed, ov\àamente, eviterà quella ritenuta illegittima, ove<br />

essa emerga chiaramente dalla • sentenza. Infatti, l'inversa operazione<br />

di conservare il tenore letterale della disposizione considerata, quan­<br />

tunque non illegittima di per sé (dal momento che per essere fatta<br />

oggetto di una sentenza del tipo indicato deve, comunque, poter<br />

consentire un'interpretazione legittima) sembra meno rispondente del­<br />

l'altra alla nozione di coordinamento.<br />

142

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!