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e - Camera dei Deputati

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analoghe attività della <strong>Camera</strong> italiana, senza però che si possa ri­<br />

scontrare un rilevante divario di efficienza; anzi, almeno per taluni<br />

aspetti si può fondatamente affermare che il servizio reso dalla<br />

<strong>Camera</strong> italiana sia qualitativamente migliore e funzionalmente più<br />

utile ».<br />

Passando ora ad esaminare piìi dettagliatamente Torganizzazione<br />

del Servizio stenografia dell'Assemblea è utile ricordare che la Ca­<br />

mera <strong>dei</strong> deputati e il Senato si distinguono, pur nella perfetta<br />

parità di funzioni e di poteri, anche per l'autonomia con la quale<br />

regolano la propria attività. Pertanto, non deve meravigliare che an­<br />

che nel campo della resocontazione stenografica i due rami del Par­<br />

lamento abbiano seguito impostazioni diverse: la <strong>Camera</strong> <strong>dei</strong> deputati<br />

avvalendosi unicamente di stenografi che utilizzano sistemi stenogra­<br />

fici manuali, il Senato impiegando quasi esclusivamente stenografi<br />

che si avvalgono di sistemi meccanici e in particolare del sistema<br />

« Michela ».<br />

Alla <strong>Camera</strong> <strong>dei</strong> deputati il Resoconto stenografico è assicurato<br />

da una équipe di funzionari stenografi che si avvicendano in Aula<br />

con turni di stenoscrizione del dibattito della durata di cinque mi­<br />

nuti. Il testo, dopo essere stato redatto in scrittura ordinaria, viene<br />

messo a disposizione del deputato che ha due ore di tempo per ap­<br />

portare le modifiche formali che ritiene più opportune.<br />

Il Presidente deUa <strong>Camera</strong>, Leone, con una circolare del 22 ottobre<br />

1956, ricordò per la prima volta ai deputati quali fossero le norme da<br />

rispettare nella correzione del Resoconto stenografico.<br />

Successivamente il dattiloscritto viene ulteriormente rivisto dal<br />

punto di vista procedurale e coordinato da funzionari del Servizio<br />

resoconti e quindi avviato alla tipografia che provvede alla stampa<br />

della edizione non definitiva del Resoconto stenografico.<br />

È utile ricordare che dal 3 aprile 1967 la <strong>Camera</strong> <strong>dei</strong> deputati<br />

effettua la pubblicazione del Resoconto stenografico, nella edizione<br />

non definitiva, il giorno seguente alla seduta cui si riferisce; si parla<br />

di edizione non definitiva in quanto sono ancora possibili ulteriori<br />

modifiche prima di procedere alla edizione definitiva.<br />

In conclusione, si può dire che il Resoconto stenografico rappre­<br />

senta ancora lo strumento più idoneo per favorire la conoscenza <strong>dei</strong>-<br />

Fattività parlamentare e quindi, più in generale, per migliorare il<br />

rapporto tra Parlamento e pubblica opinione.<br />

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