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e - Camera dei Deputati

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indubbio che, in presenza di una pluralità di conclusioni, sia questa<br />

quella da porre per prima in votazione, passandosi poi alle altre secondo<br />

l'ordine di presentazione, sulla base cioè di un criterio seguito costan­<br />

temente in relazione alla votazione di altri strumenti procedurali, quali<br />

ad esempio le mozioni, le risoluzioni, gli ordini del giorno.<br />

Un delicato problema sorge a questo riguardo quando sia stata pre­<br />

sentata una sola ulteriore proposta di parere alternativa a quella del<br />

relatore. In tale ipotesi, la prassi, consacrata in alcune pronunce presiden­<br />

ziali C), ammette che, in caso di reiezione della prima proposta, possa<br />

intendersi implicitamente approvata la seconda, sempre che, prima del<br />

voto, il presidente della commissione ne abbia espressamente chiarito<br />

in tal senso il significato. C'è da osservare tuttavia che, se è evidente<br />

l'utihtà pratica di questa procedura, diretta in sostanza a rendere oiù<br />

agevole la conclusione della sede consultiva evitando quelle situazioni<br />

di impasse che potrebbero di fatto impedire l'espressione del parere.<br />

altrettanto non può dirsi per quel che riguarda la sua giustificazione e<br />

la sua coerenza sul piano <strong>dei</strong> princìpi. È chiaro infatti che la prassi<br />

ricordata limita indubbiamente la libertà di scelta <strong>dei</strong> membri della<br />

commissione, poiché essere a favore o contro l'una proposta non significa<br />

automaticamente essere contro o a favore dell'altra; in tal modo invece<br />

si fanno apparire come sostanzialmente convergenti posizioni che potreb­<br />

bero anche essere tra loro antitetiche. Ancora, le due proposte, ove<br />

non poste in alternativa, potrebbero essere entrambe respinte ed<br />

approvata invece una diversa conclusione. Inoltre, in caso di parità di<br />

voti, non vi è dubbio che entrambe le proposte debbano essere<br />

considerate respinte, poiché nessuna delle due ha raccolto una maggio­<br />

ranza di consensi sufficiente all'approvazione (^), riproducendosi pertanto<br />

quella situazione di stallo procedurale che si era inteso invece evitare.<br />

Sembra pertanto più corretto, anche per la delicatezza che sovente<br />

assumono le deliberazioni in sede consultiva specie quando il parere<br />

da esprimere abbia efficacia vincolante, non seguire la via delle appro­<br />

vazioni implicite, procedendosi invece alla votazione in ordine successivo<br />

delle varie proposte eventualmente formulate. Quel che è certo, comun­<br />

que, è che il risultato di una eventuale approvazione implicita non<br />

può comunque essere conseguito ove non sia stata espressamente<br />

formulata una proposta alternativa di parere e il presidente della<br />

commissione non abbia univocamente chiarito il significato del voto:<br />

in alcun modo dunque — per citare una situazione purtroppo non<br />

sconosciuta nella prassi — la mera reiezione della proposta di parere<br />

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