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che contengono le informazioni bibliografiche, sia i princìpi su cui
è basata l'organizzazione degli elementi di un catalogo.
Analizzando le cause di tali mutamenti, due sono sostanzialmente
gli aspetti che hanno contributo a determinare un'evoluzione delle
modalità operative dell'attività di catalogazione: l'automazione e l'esi­
genza di cooperazione.
Tali elementi innovativi, apparsi nel mondo delle biblioteche a
partire dagli anni '60, sono strettamente correlati.
La cooperazione tra le biblioteche è infatti diventata una neces­
sità generata dalla inevitabile incompletezza dei patrimoni bibliogra­
fici e dalla enorme proliferazione delle pubblicazioni: nessuna biblio­
teca, generale o speciale, può essere in grado di soddisfare in modo
esauriente qualsiasi domanda di inform.azione, senza ricorrere ad una
integrazione dei propri fondi con quelli di altre istituzioni.
Da queste premesse è nata una reale esigenza di standardizzazio­
ne dell'informazione, per rendere realizzabile, in termini operativi,
lo scambio di informazioni riguardanti fondi bibliografici pertinenti
a biblioteche diverse.
In questo processo, volto al raggiungimento di forme sempre piìi
perfezionate di cooperazione, l'introduzione dell'elaboratore ha svol­
to un ruolo decisivo, in quanto la realizzazione di sistemi automa­
tizzati e la conseguente disseminazione a distanza delle informazioni
{teleprocessing) sono diventate oggi elementi indispensabili per il
conseguimento di tale obiettivo.
Le considerazioni finora svolte, riferite genericamente al mondo
delle biblioteche, sono valide anche per quanto riguarda biblioteche
speciali come quelle parlamentari.
Non a caso, in un articolo di E. Kohl (^), riguardante il progetto
di rete bibliotecaria automatizzata delle supreme autorità della Re­
pubblica federale tedesca, del quale egli è attualmente il coordina­
tore, automazione e cooperazione sono indicate come i due rimedi
proposti per fronteggiare in termini risolutivi i problemi delle biblio­
teche parlamentari e amministrative.
L'autore infatti, dopo aver evidenziato le difficoltà delle biblio­
teche parlamentari in termini di ottimizzazione dei servizi prestati,
identifica le cause principali di questa crisi:
— notevole sviluppo del numero di pubblicazioni, in special modo
di quelle edite fuori dai canali commerciali (rapporti di aziende pri­
vate , pubblicazioni ufficiali ecc. ) e delle pubblicazioni periodiche ;
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