e - Camera dei Deputati

chieste a quelle aree professionali per le quali era in preparazione un
programma di formazione.
Svolgendo l'analisi delle posizioni di lavoro con un'ottica finalizzata
alla definizione dei contenuti professionali e ricucendo i risultati dell'in­
dagine, per verificare i valori di presenza dei contenuti enucleati, si
conseguono risultati che sostengono le ipotesi iniziali da cui partiva
la ricerca e spesso smentiscono le convinzioni più radicate nella cultura
degli uffici della Camera in ordine alle caratteristiche professionali di
determinate qualifiche.
Particolarmente significativo sembra l'esito di un'indagine effettuata
su un campione di segretarie pari a circa il 30% della consistenza del
gruppo; analizzando le attività svolte da questo personale, i compiti
ad esso richiesti e le abilità necessarie per effettuarli, si scopriva che
i valori percentuali di addensamento di attività tradizionalmente ritenu­
te prioritarie per questa categoria, quali la dattiloscrizione o la steno-
scrizione, erano, nel caso della prima, omogenei se non inferiori ai
valori di presenza di numerose altre attività, fra cui campeggiano l'ar­
chiviazione, i contatti telefonici, l'analisi dei contenuti, la ricerca di
documentazione, il fornire informazioni, il controllo sul lavoro proprio
o altrui, le pubbliche relazioni e la schedatura; nel caso della steno­
grafia, poi, questa risulta presente allo stesso livello della microfilma-
tura e, comunque, con valori inferiori a quelli di tutti gli altri sistemi
di lavoro evidenziati dalla ricerca: l'uso di terminali e di macchine
per automazione d'ufficio, la registrazione, la predisposizione di stati­
stiche, la compilazione di lettere, la redazione di relazioni, la tenuta del
protocollo, ecc..
I risultati della ricerca pongono in luce la necessità di av\^alersi di
strumenti conoscitivi idonei a padroneggiare uno scenario che è in rapido
cambiamento e non è più rispecchiato da una cultura delle professio­
nalità che origina dalla memoria di precedenti condizioni di lavoro.
La definizione dei profili professionali può afiiancare ad una fase empi­
rica, di ricerca dei contenuti, una fase di sviluppo e arricchimento dei
medesimi, dalla quale sembra opportuno far discendere effetti di dere­
gulation per proiessionalità che, pur essendo inquadrate nei livelli
terminali, spesso appaiono oberate da compiti e attività decisamente più
confacenti a profili professionali ascritti a liveUi inferiori, cui, peraltro,
difetta il riconoscimento della competenza ad esplicarli; questo feno­
meno determina situazioni di eccessivo accentramento di attività e
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