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complessiva del coordinamento organizzativo in situazioni di emergenza›› e di Provan e<br />

Milward (2001: 418) ‹‹non esiste un limite teorico al numero di agenzie che possono<br />

essere parte di una rete, ma dopo aver superato una certa dimensione, qualsiasi rete<br />

diventa meno efficace a causa dei costi crescenti di coordinamento››.<br />

5.1.2 Struttura organizzativa e decisionale<br />

Prima dell’evento<br />

Nel caso si manifestino degli eventi che esulano dalla routine le attività di gestione e<br />

risposta sono inizialmente poste sotto il controllo di una singola città. Se l’evento,<br />

inizialmente gestito da poche organizzazioni, si espande rapidamente e coinvolge più<br />

attori a differenti livelli, di conseguenza, necessita di una struttura chiara in relazione ai<br />

ruoli e responsabilità da assumersi per farvi fronte. In occasione dell’uragano Katrina, il<br />

programma di assistenza in situazioni d’emergenza delinea i ruoli e le responsabilità a<br />

livello statale e locale. Ai sensi del Stafford Disaster Relief and Emergency Assistance<br />

Act (Stafford Act), il Governatore è autorizzato a dichiarare lo stato di emergenza. La<br />

legge ha attribuito la maggior parte dei poteri di prima emergenza, compresa la facoltà<br />

di dichiarare emergenza ed evacuazione, a livello locale (Scott, 2009).<br />

La struttura decisionale e le modalità di interazione tra i livelli locale, statale e<br />

federale sono definiti dal piano di risposta nazionale (NRP), creato dopo gli eventi dell’<br />

11 settembre in risposta alle direttive dell’Homeland Security Act del 2002. Tale piano<br />

stabilisce che nel caso di incidente di importanza nazionale (INS), “un evento vero e<br />

proprio o potenziale ad alto impatto che richiede una risposta coordinata ed efficace<br />

attraverso un’appropriata combinazione di enti federali, statali, locali, organizzazioni<br />

non governative, e/o enti del settore privato al fine di salvare vite umane e minimizzare i<br />

danni e fornire una base di attività di recupero e di mitigazione”, le attività di intervento<br />

richiedono un certo numero di entità organizzative in grado di coordinarsi.<br />

Il modello adottato per garantire una gestione flessibile, coordinata e collaborativa<br />

per la gestione dell’evento, sia che si tratti di eventi in cui sono coinvolte differenti<br />

organizzazioni o di eventi che hanno implicazioni nazionali (ad esempio una malattia<br />

infettiva o un attacco di bioterrorismo) è l’Incident Command System che consente<br />

un’efficace ed efficiente gestione, integrando un insieme di strutture, attrezzature,<br />

personale, procedure e comunicazioni che operano all’interno di una struttura<br />

organizzativa comune (Figura 22).<br />

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