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Meccanismi di coordinamento informali<br />

1. Information technology: utilizzo di strumentazione tecnologica per la comunicazione e<br />

interazione;<br />

2. Comunicazione informale: contatti personali tra i managers, incontri, conferenze, ecc;<br />

3. Socializzazione: costruzione di una cultura organizzativa della conoscenza e dei valori<br />

condivisi.<br />

Fonte: adattato da Barnard (1970)<br />

Il primo gruppo contiene cinque meccanismi formali di coordinamento. Il primo<br />

meccanismo, centralizzazione o decentralizzazione del processo decisionale, determina<br />

a quale livello vengono prese le decisioni rilevanti per l’organizzazione (Lawrence e<br />

Lorsch, 1967; Pugh et al., 1968; Simon, 1978; Child, 1972; Galbraith, 1973; Galbraith e<br />

Kazanjian, 1986). Il secondo è rappresentato dal raggruppamento delle unità<br />

organizzative esistenti e segue il principio della divisione del lavoro come meccanismo<br />

di “influenza organizzativa” (Simon, 1978), ovvero come meccanismo in grado di<br />

modificare la struttura dell’organizzazione. Il terzo, formalizzazione e<br />

standardizzazione, si riferisce alla presenza di manuali e documenti contenenti regole,<br />

procedure e descrizioni delle attività (Pugh et al., 1968). Il quarto meccanismo si<br />

riferisce a tutte le attività di pianificazione strategica che guidano le singole unità che<br />

compongono un’organizzazione. Il quinto ed ultimo meccanismo raggruppa due<br />

differenti modalità di esercitare il controllo nell’organizzazione: il controllo dei risultati<br />

raggiunti (Ouchi, Maguire, 1975; Ouchi, 1980) e il controllo dei comportamenti dei<br />

soggetti nell’esecuzione delle loro attività.<br />

Il secondo gruppo, invece, è composto da tre differenti modalità di coordinamento<br />

informale. La prima modalità che raggruppa tutte le relazioni tra le unità rese possibili<br />

attraverso l’utilizzo della strumentazione tecnologica, indipendentemente dalla struttura<br />

formale (Lawrence e Lorsch, 1967; Galbraith, 1973; Galbraith e Kazanjian, 1986). Il<br />

secondo meccanismo, la comunicazione informale e la creazione di network informali<br />

che garantiscono la trasmissione di informazioni e la condivisione di idee; il terzo<br />

meccanismo rappresentato dalla creazione di una cultura organizzativa attraverso un<br />

processo di socializzazione tra gli individui favorito dalla comunicazione delle modalità<br />

di lavoro, dello stile decisionale, degli obiettivi che devono essere raggiunti e dei valori<br />

chiave per l’organizzazione (Pfeffer, 1982).<br />

Partendo da tale distinzione verrà analizzata la letteratura organizzativa e i contributi<br />

dei differenti autori per mettere in luce i meccanismi di coordinamento che sono stati<br />

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