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protezione civile per fronteggiare l’emergenza derivante dai fenomeni sismici che<br />
hanno interessato la provincia di L’Aquila ed altri comuni della regione Abruzzo››.<br />
Secondo quanto stabilito dal combinato disposto dei provvedimenti 225/92, 112/98,<br />
401/2001 e direttiva del 3 dicembre 2008 in caso di evento di tipo C le funzioni poste in<br />
capo ai singoli attori sono presentate in tabella 22. Questo quadro non semplice è<br />
delineato con precisione nella circolare 5144 del 30 settembre 2002 dal Dipartimento<br />
della Protezione Civile “Ripartizione delle competenze amministrative in materia di<br />
protezione civile” che ricorda come al verificarsi di un evento straordinario, non sempre<br />
è facile valutarne immediatamente l’intensità e l’estensione per ricondurlo alla<br />
classificazione in evento di tipo A, B, C, come previsto dalla legge 225/1992.<br />
Nonostante tale situazione, è indispensabile poter individuare subito con certezza quali<br />
sono gli attori responsabili della gestione dell’evento e per il suo superamento.<br />
Tabella 22 – Attori coinvolti nella gestione dell’evento<br />
Attori Funzioni<br />
Livello<br />
Comunale<br />
Livello<br />
Provinciale<br />
Attivazione di un Centro Operativo Comunale (COC) dove sono rappresentate le<br />
diverse componenti che operano nel contesto locale. Il COC opera attraverso 9<br />
funzioni di supporto. Per le città con popolazione superiore a 35/40 mila abitanti il<br />
COC coincide con il COM.<br />
Il Sindaco assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e assistenza<br />
alla popolazione e provvede ai primi interventi necessari per fronteggiare l’evento,<br />
dandone comunicazione al Prefetto e al Presidente della Giunta Regionale.<br />
Il Sindaco, attraverso le ordinanze, il personale della struttura comunale e l’ausilio<br />
delle componenti e strutture di Protezione Civile (vigili del fuoco, forze di polizia,<br />
strutture sanitarie, enti gestori della rete idrica, elettrica, del gas, della telefonia,<br />
volontariato locale) e il supporto delle aziende private provvede a:<br />
1. Individuazione della sede più idonea per la creazione del COC e delle aree per<br />
il ricovero della popolazione<br />
2. Individuazione delle situazioni di pericolo e messa in sicurezza della<br />
popolazione<br />
3. Assistenza sanitaria ai feriti<br />
4. Distribuzione dei pasti e assegnazione di alloggi alternativi alla popolazione<br />
“senza tetto”<br />
5. Informazione continua alla popolazione sulla situazione e sui comportamenti da<br />
adottare<br />
6. Controllo viabilità comunale per garantire la possibilità di prestare soccorso e la<br />
possibilità di evacuazione in caso di pericolo<br />
7. Presidio del territorio per seguire l’evoluzione dell’evento<br />
Secondo il modello adottato da ciascuna Regione si attiva il Centro di<br />
Coordinamento dei Soccorsi (CCS) che viene istituito dal Prefetto ed opera con 14<br />
funzioni di supporto.<br />
All’interno del CCS sono rappresentati: la Regione, la Prefettura-Ufficio Territoriale<br />
del Governo, la Provincia, gli enti, le amministrazioni e le strutture operative<br />
funzionali alla gestione dell’evento che hanno il compito di:<br />
1. Gestire gli interventi a livello provinciale e individuare le strategie e le<br />
modalità di intervento da mettere in atto per il superamento dell’emergenza<br />
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