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La figura del professionista, ripiegato su sé stesso, incapace di confrontarsi con gli<br />

altri, incline a comunicare solo con i suoi “simili” in un linguaggio esoterico ed<br />

iniziatico rende difficoltosa la realizzazione di quel coordinamento di cui<br />

l’organizzazione necessita. Per garantire il giusto livello di integrazione ogni specialista<br />

dovrebbe separarsi dalla sua cerchia ristretta liberandosi dal riferimento esclusivo alla<br />

“sua” comunità.<br />

Accade spesso che i membri di un’organizzazione, appartenenti a unità operative<br />

differenti, non riescano a coordinarsi perché incapaci di tradurre e comunicare agli altri i<br />

loro obiettivi e le loro aspettative (Ibidem). Allineare le azioni e le dinamiche di teams<br />

di esperti che lavorano in una stessa organizzazione significa trovare dei punti di<br />

incontro tra un elevato numero di attori che possono mostrare una certa diffidenza gli<br />

uni negli altri solo perché, a causa della specializzazione, non condividono linguaggi,<br />

conoscenze e contesti operativi. Le differenze indotte dalla specializzazione possono<br />

precludere l’integrazione ottimale e portare ad elevati livelli di chiusura e competitività.<br />

Il manifestarsi delle due tendenze descritte (partition focus o component focus) e la<br />

difficoltà di integrazione e coordinamento all’interno delle organizzazioni è dovuta alla<br />

mancanza di comunicazione che, spesso, dipende dall’incapacità, da parte di chi<br />

comunica, di acquisire la prospettiva del proprio interlocutore, senza dar nulla per<br />

scontato, nel tentativo di trasmettere correttamente il proprio messaggio. I problemi<br />

standard tipici della comunicazione sono ulteriormente esasperati nelle organizzazioni<br />

perché l’interazione avviene tra esperti che hanno modi di esprimersi differenti. Se i<br />

membri di un’organizzazione non prevedono la necessità di tradurre i loro specifici<br />

linguaggi in modo da renderli comprensibili anche a quanti non li condividono, i<br />

problemi di base di una comunicazione, di per sé già inadeguata, saranno aggravati dalla<br />

mancanza di traduzione. Comunicazione insufficiente e assenza di traduzione possono<br />

indurre gli attori a non riuscire ad integrare efficacemente i loro sforzi (Ibidem).<br />

Figura 4 – Comunicazione e traduzione<br />

Fonte: Heath e Staudenmayer, 2000<br />

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