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TERREMOTO<br />

ABRUZZO<br />

2009<br />

DEEPWATER<br />

HORIZON OIL<br />

SPILL<br />

2010<br />

• Approccio decisionale e di intervento predefinito<br />

• Modello decisionale di intervento definito dalla Direttiva<br />

Augustus e dalle direttive presenti a livello Regionale<br />

• Struttura decisionale con caratteristiche piramidali<br />

composta da:<br />

- Strutture decisionali locali<br />

- Strutture decisionali regionali e provinciali<br />

- Strutture decisionali nazionali<br />

• La struttura piramidale è garantita dall’istituzione della<br />

Di.coma.c che funge da fulcro per il coordinamento<br />

poiché mantiene i contatti con il Comitato Operativo, la<br />

Sala Situazioni Italia, la Commissione Grandi Rischi e gli<br />

enti che operano a livello regionale, provinciale e<br />

comunale.<br />

• Struttura decisionale non prescrittiva e in grado di<br />

adattarsi alle esigenze del contesto per garantire una<br />

maggiore efficienza.<br />

• Struttura decisionale e di intervento definita in base alla<br />

tipologia dell’evento stesso. Per un evento di rilevanza<br />

nazionale (IONS) la normativa di riferimento che<br />

definisce le modalità di interazione e la struttura<br />

decisionale è il National Contingency Plan (NCP)<br />

• Struttura organizzativa e decisionale prevista gerarchica a<br />

network (modello ICS) composta da:<br />

‐ Federal On Scene Coordinator (FOSC)<br />

‐ Regional Response Team (RRTs)<br />

‐ National Response Team (NRT)<br />

‐ Responsible Party (RP)<br />

‐ Forze Speciali<br />

Il piano di gestione dell’emergenza degli enti di governo in<br />

caso di dispersione di petrolio o sostanze inquinanti prevede<br />

che vi sia un Incident Commander che coordina gli enti che<br />

operano a livello regionale e statale.<br />

262<br />

• Approccio decisionale e di intervento diversificato a<br />

seconda del modello adottato dalle singole organizzazioni<br />

• Modello decisionale semplificato, ma centralizzato con<br />

limitate interazioni orizzontali (in particolare con la<br />

Regione e i Comuni)<br />

• A livello Regionale assenza di alcuni organi che avrebbero<br />

avuto un ruolo chiave nel processo decisionale ed<br />

organizzativo<br />

• A livello Comunale struttura decisionale piramidale<br />

(attività di coordinamento centralizzate in capo alla<br />

Di.coma.c) con assenza di interazioni tra centri operativi<br />

dislocati sul territorio e centri intercomunali<br />

• Struttura decisionale decentrata per i COM e per le<br />

strutture operative come: Croce Rossa Italiana e Vigili del<br />

Fuoco che garantisce un processo decisionale e una<br />

valutazione degli interventi, dal punto di vista operativo,<br />

più rapida.<br />

• Istituzione del FOSC e intervento federale con applicazione<br />

del modello ICS e istituzione di un comando unificato<br />

(Unified Area Command – UAC) a partire dal 23 aprile<br />

• Istituzione di un National Incident Command composto da<br />

oltre 150 membri.<br />

• National Response Team e Regional Response Team hanno<br />

un ruolo marginale nel processo decisionale che risulta<br />

posto in capo all’Unified Area Command.<br />

• A livello locale il modello di gestione e decisione previsto<br />

del NCP non viene seguito per mancanza di familiarità

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