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- il Gruppo Ferrovie delle Stato che fornisce un quadro informativo circa i danni<br />

subiti dalle infrastrutture ferroviarie nei territori colpiti dall’evento e concorre,<br />

insieme alla Protezione Civile, ad individuare le adeguate soluzioni di mobilità<br />

alternativa per i passeggeri coinvolti in condizioni di limitazione o blocco del<br />

trasporto ferroviario; mette a disposizione, compatibilmente con la necessità<br />

dell’esercizio ferroviario da garantire anche in circostanza di emergenza, le<br />

strutture logistiche e i mezzi ferroviari richiesti dalla Protezione Civile per<br />

l’accoglienza della popolazione o dei soccorritori e per le esigenze di trasporto di<br />

persone o cose;<br />

- le società di telefonia fissa e mobile che indicano le possibili azioni correttive per<br />

garantire la massima continuità nelle funzioni di connettività della rete trasmissiva<br />

sul territorio nazionale per: evitare un effetto domino sulle altre tipologie di<br />

infrastruttura; per risolvere i problemi di cogestione che vengono rilevati nei<br />

centri di gestione dagli operatori; per predisporre misure tecniche ed organizzative<br />

a supporto della funzionalità e resilienza dei necessari collegamenti tra i luoghi<br />

colpiti, i centri di coordinamento sul territorio e il Comitato Operativo;<br />

- il Gruppo Poste Italiane che predispone tutte le azioni necessarie per il ripristino<br />

d’urgenza, in condizioni di sicurezza, delle infrastrutture e degli impianti<br />

danneggiati al fine di garantire la continuità dei servizi.<br />

Questo il quadro d’intervento delineato dalle normative in vigore al momento<br />

dell’evento, nei paragrafi successivi verrà illustrata la rete di attori che si è formata<br />

durante le attività di gestione.<br />

Durante l’evento<br />

La risposta al terremoto che ha colpito l’Abruzzo può essere suddivisa in tre<br />

differenti momenti: una prima fase di allarme che copre le prime 48 ore dopo la scossa<br />

sismica, una seconda fase di emergenza che copre il periodo 8-30 aprile e una terza fase<br />

di stabilizzazione da maggio a novembre 2009.<br />

Come per l’analisi dell’uragano Katrina, per identificare tutti gli attori ed<br />

organizzazioni coinvolte nelle attività di ripristino delle normali situazioni a seguito<br />

dell’evento e ricostruire la rete di relazioni, sono stati consultati documenti e report del<br />

Dipartimento della Protezione Civile, le relazioni della Commissione Ambiente,<br />

l’informativa fornita all’Assemblea della Camera nella seduta n. 159 del 6 aprile 2009 e<br />

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