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che partecipano alle operazioni per rispondere all’evento estremo attraverso la<br />

ricostruzione della rete di relazioni e la misurazione del livello di densità e centralità<br />

della rete; (ii) struttura organizzativa e decisionale, le modalità decisionali e di<br />

intervento, i ruoli e le responsabilità attribuite ai vari attori; (iii) comunicazione, le<br />

modalità di raccolta e trasmissione delle informazioni, ma anche la strumentazione<br />

disponibile.<br />

Tre dimensioni, ciascuna in continuo mutamento, che sono in forte relazione tra<br />

loro e fondamentali per poter comprendere come avviene la gestione di un evento e il<br />

coordinamento, inteso come armonizzazione delle attività tra più attori per il<br />

raggiungimento di un obiettivo comune. Gli attori, ovvero le organizzazioni, sono il<br />

punto di partenza per la gestione di un evento, le loro relazioni e i loro legami<br />

influenzano il processo decisionale e la struttura organizzativa che a sua volta può<br />

favorire o meno la collaborazione e cooperazione. L’ultima dimensione, la<br />

comunicazione, è trasversale in quanto può influenzare sia il network che la struttura<br />

decisionale ed organizzativa.<br />

Le tre dimensioni sopra delineate sono analizzate in due momenti: prima<br />

dell’evento e durante l’evento per poter mettere in luce eventuali differenze tra i piani<br />

predefiniti prima del manifestarsi dell’evento e il modello di gestione adottato durante<br />

l’evento.<br />

Un secondo capitolo (Capitolo 6) dedicato ad una lettura comparata dei tre casi<br />

studiati per arrivare a definire, rispetto a ciascuna dimensione (e alle differenti tipologie<br />

della dimensione) quali sono i punti di forza e debolezza e quali i suggerimenti per le<br />

organizzazioni, le lesson learned che possano essere adottate dalle organizzazioni non<br />

solo per la pianificazione, ma anche per l’anticipazione e lo sviluppo di strategie per<br />

assicurare la resilienza organizzativa.<br />

Dopo aver esposto il framework teorico e metodologico nella prima parte ed aver<br />

poi, nella seconda parte, dettagliatamente descritto la ricerca empirica condotta,<br />

nell’ultima parte del lavoro si presentano le conclusioni ispirate dalla ricerca: le<br />

implicazioni da un punto di vista teorico e pratico in merito alle modalità di gestione e<br />

coordinamento di eventi estremi.<br />

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