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arrivare ad una generalizzazione per tutte le altre organizzazioni dello stesso tipo, al<br />

contrario, gli studi di caso consentono la comprensione di situazioni complesse e non<br />

prescrivono ciò che le teorie dovrebbero affermare. I casi permettono di focalizzare<br />

l’attenzione su singole organizzazioni o su eventi e fenomeni particolari, e controllare<br />

l’attività e le esperienze delle persone coinvolte, così come il contesto in cui tali attività<br />

ed esperienze si verificano, ‹‹un caso diventa l’occasione per produrre conoscenza non<br />

solo specifica, ma anche relativa ad un ampio fenomeno. La sua originalità non<br />

impedisce di fare confronti, e la sua rappresentatività si riferisce a categorie analitiche››<br />

(Wieviorka, 1992: 15). La selezione di più casi appartenenti a diverse strutture<br />

organizzative permette di condurre un’analisi a più livelli, data la disponibilità di una<br />

maggior quantità di dati e informazioni. La logica nella selezione dei casi è analoga a<br />

quella utilizzata per condurre esperimenti multipli (Hersen, Barlow, 1976). Quando<br />

viene scoperto un dato significativo da un singolo esperimento, una priorità che ne<br />

deriva è quella di replicare questo risultato conducendo un secondo e un terzo<br />

esperimento. Alcune delle repliche possono tentare di riprodurre le stesse condizioni<br />

dell’esperimento originale, altre potrebbero modificare una o due condizioni<br />

sperimentali considerate poco importanti. Solo con continue repliche le constatazioni<br />

originali possono essere considerate affidabili.<br />

In sintesi, come affermano Cooper e Morgan (2008) questo tipo di approccio è utile<br />

e presenta dei vantaggi quando il ricercatore sta indagando:<br />

- fenomeni complessi e dinamici, dove molte variabili (comprese le variabili che<br />

non sono quantificabili) sono coinvolte;<br />

- pratiche reali, compresi i dettagli di attività che possono essere insoliti o rari;<br />

- fenomeni in cui il contesto è fondamentale perché influenza l’oggetto di studio<br />

(fenomeni che possono anche interagire con il contesto).<br />

Le principali critiche mosse a tale approccio di analisi possono essere ricondotte a<br />

tre ambiti:<br />

1. Il primo limite dei casi di studio riguarda la difficoltà di sostenere con argomenti<br />

rigorosi l’interpretazione dei dati e la correttezza delle conclusioni a causa della<br />

estrema soggettività nella valutazione dei risultati. Viceversa la statistica<br />

fornisce alla survey criteri condivisi per la valutazione del processo di ricerca,<br />

anche sé né le survey, né gli esperimenti sono al riparo dal rischio di ambiguità;<br />

2. Altra critica mossa ai casi di studio è quella di essere un metodo poco efficiente:<br />

la mole di dati raccolti è spesso enorme - soprattutto quando la ricerca condotta è<br />

completamente esplorativa - ed inoltre si privilegia una descrizione globale dei<br />

fenomeni peccando talvolta di superficialità;<br />

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