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Anche se le organizzazioni federali, statali e locali avevano piani di comunicazione,<br />

questi piani e le attività previste non erano né sufficienti né adeguatamente integrati per<br />

rispondere efficacemente all’evento. Molti strumenti di comunicazione disponibili non<br />

vennero utilizzati perché non c’era a livello nazionale, statale o regionale un piano di<br />

comunicazione in cui erano inseriti. I governi federali, statali e locali non avevano una<br />

strategia globale per migliorare l’operatività e l’interoperabilità e far fronte alle esigenze<br />

di emergenza. Questa assenza di formalizzazione e standardizzazione di procedure, in<br />

parte determinata dalle difficoltà tecnologiche, ma anche dalle differenze nella cultura<br />

organizzativa e dalla mancanza di fiducia, ha comportato un’instabilità e impossibilità<br />

di collegare le comunicazioni a più livelli e ha chiaramente impedito il coordinamento e<br />

la comunicazione.<br />

Le operazioni di gestione dell’evento sono state ostacolate oltre che da aspetti<br />

tecnologici ed organizzativi anche delle comunicazioni e informazioni trasmesse dai<br />

mass media. Le informazioni false hanno ostacolato gli sforzi di evacuazione, soccorso,<br />

aiuto e sicurezza. Una comunicazione orientata alla diffusione di “voci” anziché alla<br />

circolazione di informazioni e comunicazioni veritiere e verificate ha comportato dei<br />

ritardi nelle operazioni e interazioni tra gli attori. Nonostante la diffusione da parte del<br />

governo federale di informazioni pubbliche essenziali prima del manifestarsi<br />

dell’evento, molti professionisti del National Oceanic and Atmospheric Administration<br />

(NOAA) e del National Hurricane Center hanno lavorato con impegno per la redazione<br />

di bollettini meteorologici e per diffondere le previsioni del percorso degli uragani, non<br />

tutti i funzionari a tutti i livelli di governo hanno operato con le stesse modalità. Ad<br />

esempio, i funzionari dello Stato della Louisiana, del Mississippi e dell’Alabama non<br />

hanno utilizzato la strumentazione a loro disposizione per trasmettere le informazioni e<br />

dare istruzioni prima del manifestarsi dell’uragano. Ci sono volute diverse settimane<br />

prima che le strutture pubbliche fossero dotate di risorse sufficienti e cominciassero a<br />

funzionare a piena capacità. Nel frattempo, i funzionari federali, statali e locali hanno<br />

diffuso messaggi contraddittori al pubblico, creando confusione e alimentando la<br />

percezione che le fonti del governo mancassero di credibilità. La mancanza di<br />

informazioni autorevoli e credibili da parte di funzionari pubblici ha creato un clima di<br />

disinformazione e speculazioni che ha significativamente ridotto la capacità del governo<br />

di mantenere un ordine.<br />

Quattro osservazioni significative emergono dall’analisi. In primo luogo la gravità<br />

della distruzione delle infrastrutture di comunicazione ha ostacolato fortemente la<br />

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