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Wake of the World Trade Center Attack: The Remote Sensing Perspective (MCEER,<br />

2002), una gamma di tecnologie di telerilevamento utilizzate dalle organizzazioni in<br />

seguito agli attacchi terroristici hanno una natura quasi interamente emergente. Allo<br />

stesso modo, mentre piani di coordinamento e mappatura delle attività erano stati redatti<br />

prima dell’evento e alcune modalità formali di condivisione dei dati esistevano tra le<br />

agenzie, altri prodotti GIS sono stati sviluppati da sottoreti emergenti composte da<br />

alcune agenzie governative, fornitori GIS e gruppi provenienti da università locali<br />

(Thomas et al., 2003).<br />

In modo simile, la rete di attori impegnati in altri compiti di risposta ha collaborato<br />

attivamente con organizzazioni e gruppi che non possedevano le risorse e le competenze<br />

necessarie per procedere, anche quando i meccanismi di formalizzazione della loro<br />

partecipazione non erano ben chiari e definiti.<br />

Comfort e Haase (2006), in un recente studio sull’impatto dell’uragano Katrina,<br />

mettono ulteriormente in luce la caratteristiche dei network emergenti e il loro ruolo<br />

specialmente in occasione del manifestarsi di eventi estremi come gli uragani. Dalla<br />

loro analisi emerge che 217 delle 535 organizzazioni coinvolte nella gestione della<br />

risposta in seguito all’impatto dell’uragano operavano autonomamente, mentre 318<br />

organizzazioni su un totale di 535 interagivano tra di loro. La domanda è: per quale<br />

motivo queste organizzazioni non interagivano con le altre? Preferivano agire<br />

indipendentemente senza dover in questo modo modificare le proprie pratiche, norme o<br />

convinzioni, oppure nella fase di pianificazione queste organizzazioni non erano state<br />

considerate?. La risposta a questo quesito risiede nel fatto che le 217 organizzazioni<br />

“non collaborative” o “non integrate” erano organizzazioni emergenti, nate dopo<br />

l’evento e non previste nella fase di pianificazione della risposta. Dal momento che non<br />

erano contemplate nel piano di risposta all’emergenza, queste organizzazioni non sono<br />

state coinvolte e integrate con le altre, nonostante operassero sulla base degli stessi<br />

obiettivi e fossero parte attiva del processo collettivo.<br />

3.1 Meccanismi di coordinamento interorganizzativo in situazioni estreme<br />

Accanto alle classificazioni proposte con riferimento alle differenti modalità di<br />

coordinamento interorganizzativo, recenti studi in materia di gestione di eventi estremi e<br />

inaspettati hanno evidenziato due ulteriori modalità che possono essere adottate al fine<br />

di garantire cooperazione e coordinamento all’interno di un network composto da più<br />

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