02.07.2013 Views

View/Open

View/Open

View/Open

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ispetto alle dichiarazioni contenute nel piano di risposta elaborato nel caso di<br />

fuoriuscita di petrolio.<br />

La BP aveva calcolato che, nel peggiore dei casi, la fuoriuscita di petrolio sarebbe<br />

stata di 162.000 barili al giorno, quasi tre volte il flusso che si è verificato. Nel piano di<br />

intervento elaborato dalla BP, la compagnia dichiarava di poter recuperare quasi<br />

250.000 barili al giorno con tecnologie standard, facendo sì che anche la più grave delle<br />

perdite producesse danni minimi alle zone di pesca e alla fauna selvatica del Golfo.<br />

Quando la fuoriuscita è avvenuta, le capacità di BP si sono rivelate ben lontane dalle<br />

dichiarazioni. All’inizio di agosto gli scienziati di un’unità operativa federale hanno<br />

comunicato che il pozzo emetteva 62.000 barili di greggio al giorno; un flusso enorme,<br />

ma molto inferiore rispetto alla peggiore ipotesi della BP. A giugno la piattaforma<br />

Discoverer Enterprise ha cominciato a raccogliere petrolio direttamente dal BOP<br />

distrutto, e a metà luglio arrivava a 25.000 barili al giorno; sempre poco rispetto ai<br />

250.000 che la BP aveva dichiarato di poter rimuovere giornalmente.<br />

Dopo 12 settimane, la compagnia è riuscita a installare un tappo sul pozzo,<br />

arrestando la fuoriuscita. All’inizio di agosto sembrava che la BP fosse sul punto di<br />

chiudere definitivamente il pozzo Macondo con fango e cemento. La stima della<br />

quantità di petrolio emessa aveva raggiunto i 4,9 milioni di barili (National Commission<br />

Report, Department of Interior, 2011).<br />

Inoltre è anche da evidenziare che sebbene via sia stata interazione tra le società<br />

coinvolte (BP e Transoacean in particolare) è mancata una chiara struttura di<br />

responsabilità tra le tre società private operanti nel pozzo Macondo che si è manifesta<br />

anche a seguito dell’esplosione, in particolare in occasione delle audizioni al Congresso<br />

per la determinazione delle responsabilità. BP, Transocean e Halliburton hanno cercato<br />

di scaricarsi l’un l’altro le responsabilità. Il presidente di BP America, Lamar McKay,<br />

ha dichiarato nella propria testimonianza al Congresso: ‹‹Transocean, in quanto<br />

proprietario e operatore della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon, era<br />

responsabile per la sicurezza delle operazioni di estrazione››. Il Ceo di Transoacean, al<br />

contrario, ha dichiarato che la causa dell’incidente va ricercata ‹‹in un’improvvisa e<br />

catastrofica rottura›› della struttura di cemento che ricopre le fondamenta del pozzo,<br />

pertanto la compagnia da ritenersi responsabile è la Halliburton che, a sua volta,<br />

dichiara di aver operato secondo le indicazioni dategli dalla concessionaria del pozzo, la<br />

BP. Un continuo scaricarsi le responsabilità reso possibile per la mancanza di una<br />

struttura decisionale chiara e per effetto della riorganizzazione interna.<br />

235

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!