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di informazioni in tempo reale in modo da avere consapevolezza della situazione, ma in<br />

molte occasioni questa esigenza è stata difficile da soddisfare per varie ragioni che<br />

possono essere ricondotte ai due aspetti sopra identificati come fondamentali per<br />

garantire una comunicazione efficace:<br />

1. Da l punto di vista tecnologico due sistemi elettronici erano utilizzati (HSIN –<br />

Homeland Security Information Network e WebEOC®) fino al 23 maggio<br />

quando il NIC, l’UAC, e gli ICP locali hanno iniziato ad utilizzare il portale<br />

HSIN per gestire le proprie agende, avere informazioni aggiornate della<br />

situazione, elaborare piani d’azione. Tale sistema, che garantiva un’ampia<br />

capacità di gestione delle informazioni e fungeva da portale per la costruzione e<br />

diffusione della conoscenza, ha permesso almeno una prima condivisione delle<br />

informazioni (Binder, 2010). Tuttavia, la presenza di più tecnologie di<br />

comunicazione e gestione della conoscenza e diffusione delle informazioni non<br />

connessa ad un’adeguata capacità di affrontare la sfida che la tecnologia porta<br />

con sé, ovvero stabilire l’interoperabilità tra più tecnologie disponibili, ha<br />

impedito alle organizzazioni pubbliche e private di avere piena consapevolezza<br />

della situazione e, allo stesso tempo, ha ostacolato la trasparenza nella<br />

trasmissione delle informazioni.<br />

2. Dal punto di vista organizzativo, le agenzie che partecipano alle attività di<br />

risposta ad un evento sono chiamate a rispettare i protocolli standard del<br />

NIMS/ICS e per quanto concerne le attività di comunicazione e trasmissione<br />

delle informazioni a rifarsi a quanto previsto nel NECP. Nel caso dell’esplosione<br />

della piattaforma petrolifera sono emerse delle difficoltà. Nei primi giorni e<br />

settimane le conferenze organizzate due volte al giorno tra l’Unified Area<br />

Command e Incident Comman Post sono state le migliori fonti di informazione<br />

sulle attività di risposta all’evento anche se spesso i messaggi e le relazioni<br />

erano consegnati senza che venisse fatto un controllo ed un esame finale. Nessun<br />

altro attore previsto dal programma nazionale di comunicazioni NECP è stato in<br />

grado di ricoprire il proprio ruolo e in particolare di stabilire dei legami e<br />

connessioni con gli altri attori impegnati nelle attività di comunicazione, ne è<br />

una dimostrazione l’esistenza di diverse banche dati utilizzate per tenere traccia<br />

delle informazioni e delle risposte messe in atto dai differenti attori per far fronte<br />

alle esigenze della popolazione.<br />

Per far fronte a tali difficoltà è stato stabilito un centro operativo comune<br />

(COP) che ha notevolmente migliorato la capacità di raccogliere, archiviare,<br />

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