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eventuali problemi e criticità, in modo che ognuno possa assumersi le proprie<br />

responsabilità e garantire il raggiungimento di obiettivi condivisi.<br />

Tale modalità di coordinamento è tipica dei network di produttori e fornitori in<br />

quanto può garantire un’alta varietà di prodotti e/o servizi in grado di far fronte alle<br />

esigenze dei clienti (Fisher, 1997). L’industria dell’abbigliamento e della moda che<br />

opera in contesti caratterizzati da una forte incertezza della domanda, da un’alta varietà<br />

di preferenze dei clienti e da un elevato rischio di obsolescenza dei prodotti adotta tale<br />

modalità di coordinamento 1 .<br />

Il coordinamento tramite condivisione delle informazioni assicura la coerenza<br />

delle informazioni, attraverso la collaborazione tra gli attori e il superamento dei confini<br />

organizzativi (Lee, 2000). Ha come obiettivo quello di mettere a disposizione dei<br />

decisori informazioni in modo rapido (Ibidem). All’interno di un network è possibile<br />

che non tutti gli individui e le organizzazioni dispongano delle medesime informazioni<br />

e tale asimmetria informativa può creare delle difficoltà soprattutto nei momenti<br />

decisionali (Simatupang, Wright, Sridharan, 2002). Le tecnologie dell’informazione<br />

possono favorire tale processo di condivisione delle informazioni e di conseguenza<br />

supportare il coordinamento.<br />

La condivisione delle informazioni agisce come collante all’interno del network a<br />

patto che la raccolta, l’elaborazione e la diffusione delle informazioni tra i membri sia<br />

accompagnata dalla prontezza dei membri stessi di utilizzare le informazioni condivise<br />

per l’esecuzione dei compiti.<br />

Il coordinamento tramite allineamento degli incentivi assicura una distribuzione<br />

equa di benefici e rischi al fine di ottenere un miglioramento delle performance del<br />

network (Lee, 2000; Simatupang, Wright, Sridharan, 2002). Gli incentivi definiscono<br />

come i decisori devono essere premiati o penalizzati per le decisioni che prendono. Tali<br />

1 Nike e Dell sono esempi tratti dal mondo reale che adottano tale strategia di coordinamento basata sulla<br />

sincronizzazione logistica per creare valore per il cliente. Nike ha deciso di focalizzare l’attenzione sui<br />

suoi punti di forza: progettare e commercializzare calzature ad alto contenuto tecnologico (Tully, 1993),<br />

affidando a piccoli fornitori di Taiwan, Corea del Sud e altri paesi asiatici il compito di realizzare alcune<br />

componenti della calzatura. Il subappalto di alcune attività e la loro sincronizzazione consente alla Nike<br />

di disporre di maggior flessibilità nel rispondere alle richieste del mercato. Un altro esempio è offerto<br />

dalla Dell che ha deciso di concentrarsi su due aspetti del business dei computer: vendite dirette senza<br />

intermediari e produzione build-to-order che significa prodotti personalizzati e fabbricati secondo<br />

richiesta specifica del cliente (Magretta, 1998).<br />

Per raggiungere tali risultati la Dell si avvale del contributo di piccole fabbriche esternalizzate che si<br />

occupano delle attività di assemblaggio e che sono costantemente in sincronia con le richieste espresse in<br />

modo da disporre del materiale necessario per il montaggio.<br />

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