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Superate le concezioni originarie che lo vedevano circoscritto ad attività di<br />

costrizione, vigilanza e supervisione e verifica dell’attuazione di norme e piani, il<br />

controllo si pone come obiettivo primario l’adozione di comportamenti orientati agli<br />

obiettivi aziendali di efficacia oltre che di efficienza e pertanto compito essenziale del<br />

sistema di controllo è la realizzazione di uno stretto collegamento e sviluppo delle<br />

possibili sinergie tra i comportamenti messi in atto dai singoli membri che operano<br />

all’interno dell’organizzazione (Ibidem). Il controllo si incentra, pertanto, sulla verifica<br />

della conoscenza e condivisione, ad ogni livello, delle decisioni prese e delle mete da<br />

raggiungere e sulla capacità dei singoli di fare propri gli obiettivi del gruppo e di sapersi<br />

auto controllare e coordinare per poterli raggiungere.<br />

1.3.2 Meccanismi informali<br />

Il ruolo dell’Information technology<br />

Lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione ha creato un potenziale per una<br />

comunicazione più veloce ed economica ed ha ripercussioni importanti su come il<br />

coordinamento ha luogo, soprattutto con riferimento ad attività e compiti interfunzionali<br />

(Markus, 1994; Van Fenema, 2002). Tecnologie, come la posta elettronica, fax, sistemi<br />

computer aided design (CAD), computer aided manufacturing (CAM), e sistemi di<br />

gestione dei dati elettronici, sono esempi di meccanismi che facilitano il compito di<br />

coordinamento nelle organizzazioni poiché favoriscono la comunicazione permettendo<br />

di superare i confini, diminuendo la necessità di vicinanza fisica, favorendo il<br />

coordinamento orizzontale all’interno dell’organizzazione (Fulk e DeSanctis, 1995) che,<br />

a sua volta, favorisce un miglioramento delle performance di progetto, delle<br />

performance dei singoli e dell’organizzazione nel suo complesso (Sicotte e Langley,<br />

2000). Van Fenema (2002) elenca alcuni dei vantaggi che la tecnologia<br />

dell’informazione offre in termini di miglioramento delle modalità di coordinamento del<br />

lavoro, con riferimento ai meccanismi di coordinamento attraverso piani e programmi<br />

che definiscono i compiti che gli individui sono chiamati a svolgere. In primo luogo,<br />

facilita la raccolta, l’analisi, la condivisione e trasmissione di know-how e regole<br />

decisionali (Jelinek, 1979; Walsh e Ungson, 1991). Inoltre, può favorire la simulazione<br />

di pratiche conformi alle norme ed integrare l’esperienza accumulata dai soggetti (Adler<br />

e Borys, 1995). Alcuni esempi: un software che mostra come una particolare azione<br />

deve essere eseguita, incrementando, in tal modo, l’esperienza del soggetto; i<br />

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