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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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1810<br />

Art. Art. 4°. 4°. Per ogni guar<strong>di</strong>a d’onore riconosciuto nelle suddette circostanze, saranno liberati dal<br />

tesoro ducati 180, per mondarsi ed abbigliarsi, dovendo pensare il consiglio d’amministrazione<br />

all’esecuzione.<br />

Art. Art. Art. 5°. 5°. Questa <strong>di</strong>sposizione non deroga in minima parte alle circostanze <strong>di</strong> nascita e <strong>di</strong><br />

possidenza che si richiedono per essere ammesso nel corpo delle guar<strong>di</strong>e d’onore, tendendo<br />

solamente ad agevolare quelle famiglie che per passate vicende mancassero oggi <strong>di</strong> numerario.<br />

Art. Art. 6°. 6°. I nostri ministri delle finanze e marina sono incaricati dell’esecuzione del presente<br />

decreto.”<br />

Gioacchino Napoleone<br />

Ministro segretario <strong>di</strong> Stato Pignatelli<br />

Questa mattina è stato pubblicato il seguente or<strong>di</strong>ne del goirno:<br />

“La spe<strong>di</strong>zione della Sicilia è <strong>di</strong>fferita, lo scopo dell’imperatore che si aveva proposto facendo<br />

minacciare quest'isola, è stato conseguito, e l'effetto dell'attività che ha avuto luogo, durante quasi<br />

quattro mesi con tanta <strong>di</strong>gnità sullo stretto ha sorpassato ogni speranza. Voi rientrerete nei quartieri<br />

d'inverno. E voi bravi marinari anderete a rivedere le vostre famiglie. Voi avete fatto più del vostro<br />

dovere: voi avete sostenuto con un coraggio superiore ad ogni elogio più <strong>di</strong> 50 combattimenti,<br />

contro forza tre volte maggiori; ed i successi che avete costantemente ottenuti, attestano quello che<br />

voi avreste fatto a forze eguali. Voi avete soprattutto risoluto un gran problema. Voi avete provato<br />

che le flottiglie nemiche non possono impe<strong>di</strong>re il passaggio dello stretto a delle semplici barche<br />

peschereccie, e che la Sicilia sarà conquistata quando si vorrà seriamente conquistare. Riceverete<br />

l'assicurazione della mia sod<strong>di</strong>sfazione. Io la testifico anche all'armata <strong>di</strong> terra, che via con tutto il<br />

vigore secondato. La premura che voi avete <strong>di</strong>mostrata nell'obbe<strong>di</strong>re alla chiamata che vi è<br />

stata fatta è una sincera garanzia pel vostro re, che ne impiegherete altrettanta tutte le volte che<br />

sarete chiamati pel bene sul servizio della Patria.<br />

Gioacchino<br />

Il capo dello Stato maggiore dell'armata<br />

Conte Grenier<br />

Con quest’or<strong>di</strong>ne del giorno è stato tolto il campo, dando alla cavalleria la precedenza della<br />

marcia, secondo il sistema della grande armata francese, ed alle truppe a pie<strong>di</strong> il trasporto per via<br />

mare.<br />

23 23 settembre settembre. settembre Questa mattina alle ore 5.30 ant., per avviso della sera innanzi, siamo belli e pronti<br />

per seguire il re che parte con tutto lo stato maggiore e <strong>di</strong>gnitari <strong>di</strong> corte alle 6.10 ant. per la vicina<br />

Scilla. Il re si è accomiatato dal nostro colonnello principe <strong>di</strong> Campana, che lo ha seguito fino al<br />

piccolo porto, dove oltre alla lancia reale, vi sono parecchie altre per il trasporto del suo Stato<br />

maggiore e personale <strong>di</strong> Corte, che prendono la via mare.<br />

Da qui tralascio la descrizione del mio viaggio <strong>di</strong> tappe e paesi, perché sarebbe un fatto noioso<br />

il ripetere quasi la stessa cosa della nostra venuta in Calabria.<br />

Tutta la marcia attraverso le Calabrie è durata circa una trentina <strong>di</strong> giorni, perché, partiti dal<br />

campo <strong>di</strong> Piale la mattina del giorno 23 settembre, e siamo rientrati sani e salvi la sera del 28<br />

ottobre a Napoli.<br />

29 29 oottobre.<br />

o ottobre.<br />

ttobre. Napoli Napoli. Napoli<br />

Lungo le marce seppi che il re sbarcò dal suo debole naviglio dopo avere<br />

attraversato senza incidenti il golfo <strong>di</strong> Gioia; mise poi piede a terra sulla marina <strong>di</strong> Nicotera il 25<br />

settembre ed il 26 passò per S. Pietro (dove ho saputo la notizia) proseguendo per Monteleone,<br />

tanto lui che il seguito tutti a cavallo.<br />

A Monteleone mi fu riferito che il re vi restò tutto il giorno 26 e vi pernottò, e la mattina del 27<br />

prese imbarco a Pizzo facendo rotta per la capitale.<br />

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